Dante 2021, i Repubblicani: "La Zona del silenzio diventi patrimonio Unesco"
Come Repubblicani crediamo che Ravenna abbia tutte le carte in regola per poter affrontare con competenza e qualità delle proposte le celebrazioni per i 700 anni della morte di Dante Alighieri. Le recenti polemiche, che tra l’altro trovano poco riscontro nelle realtà dei fatti, sulla mostra che verrà organizzata a Forlì sul Sommo Poeta non possono e non devono intaccare l’evento che per Ravenna assumerà una portata internazionale assieme ad altre città d’Italia come Firenze e Verona, ma altre ancora si stanno organizzando con le proprie realtà culturali per celebrare. È fondamentale che Ravenna si presenti unita a questo appuntamento, per il quale abbiamo già cercato di dare un piccolo contributo chiedendo una targa a ricordo di Antonio Fusconi, storico custode della tomba, e presentando il volume “Dante e Mazzini” che, al momento, è l'unica testimonianza editoriale presentata a Ravenna legata alle idealità patriottiche del Sommo Poeta. Dunque, lasciando per strada eventuali campanilismi e diatribe che non portano a nulla, ma che possono, minare un percorso che potrebbe dare grande visibilità alla nostra città, Ravenna deve puntare a progetti come “Le Vie di Dante tra Romagna e Toscana”, un prodotto turistico interregionale dedicato agli itinerari culturali e naturali ispirati alla figura, alle opere, ai viaggi di Dante Alighieri che può rappresentare un’importante opportunità di crescita duratura non solo economica, ma anche culturale del territorio. In questo senso sarebbe importante che per questo 7° centenario vedesse anche la “Zona del Silenzio” entrare a far parte del patrimonio Unesco, pertanto auspichiamo che sia l'amministrazione comunale a promuovere questa richiesta. Ci auguriamo che il calendario degli appuntamenti ravennati su Dante Alighieri segua questa linea con eventi di spessore che possano concretamente apportare un beneficio alla comunità e che si discosti dalla programmazione dello scorso anno presentata in occasione della VI edizione della Biennale del Mosaico Contemporaneo. A questo punto però è fondamentale che il calendario, annunciato per fine luglio, veda effettivamente la luce, senza ulteriori ritardi e ripensamenti dell’ultima ora, per dare a tutti coloro che saranno coinvolti, in particolare il mondo delle imprese, modo di organizzarsi al meglio a questo importante evento.
Chiara Francesconi e Stefano Ravaglia, Capogruppo consiliare e Segretario Comunale Pri di Ravenna