Jova Beach Party, la titolare di uno stabilimento balneare: "Per noi un weekend di lavoro perso"
Sono la titolare di uno dei tanti stabilimenti balneari di Marina di Ravenna che sono stati, a loro malgrado, coinvolti nel grande evento del Jova Beach Party. Il mio intento è semplicemente quello di far riflettere. Faccio prima una premessa: io sono a favore di questi eventi, specialmente dopo due anni di pandemia ce n'è bisogno. Per i giovani è anche per i meno giovani. Ma qualcuno ai piani alti alti si è fermato a riflettere su quello che rappresenterà per noi titolari dei bagni? Ebbene, sarà un weekend in meno di lavoro, con ingenti perdite perché siamo in piena stagione e vi assicuro che parliamo di grosse cifre. A noi non porterà lavoro perché le strade sono chiuse al pubblico e quindi i clienti non possono venire. Abbiamo dovuto persino fare un permesso speciale per i dipendenti per venire al lavoro (stamattina alle 8:00 c'era già una fila di macchine di 2 ore) perché c'è solo una strada che si può percorrere mentre le altre sono chiuse. Addirittura qualcuno dei miei "colleghi" bagnini ha deciso di tenere chiuso.Vi sembra giusto metterci in questa situazione? Gli stabilimenti situati dove si terrà il concerto sono stati pagati. L'organizzazione del concerto ha smantellato la spiaggia e una volta finito l'evento rimetteranno tutto a posto. E tutti noi altri? È vero, si tratta solo di un weekend, ma è giusto fare un evento di questa portata in un paesino così piccolo e con tutti i disagi che comporta? Noi lavoriamo solo in estate e un weekend perso in piena stagione vi assicuro che è un danno enorme. La mia non vuole essere una polemica, ma in questi giorni si è parlato solo di quanto è meraviglioso questo evento e non si è guardata l'altra faccia della medaglia, che è tutt'altro che meravigliosa.
Valentina