Imbrattato il parco pubblico di via Pola: "Questa è democrazia?"
Dopo che nell’area territoriale Darsena si è svolto il presidio di Forza Nuova e il contropresidio degli antagonisti/centri sociali di sabato, qualcuno è tornato al parco pubblico di via Pola-via Capodistria e ha ben pensato di imbrattare uno degli stradelli del parco con delle scritte. Il parco, dedicato e frequentato sopratutto da bambini e spesso purtroppo al centro della cronaca cittadina per episodi di microcriminalità, ha anche un particolare scopo didattico, essendo un parco di educazione stradale dove i piccoli utenti possono (o meglio potrebbero) cominciare a familiarizzare con i segnali stradali a bordo delle proprie biciclette in tutta sicurezza. Il parco, però, è spesso difficilmente fruibile a causa di certi episodi e frequentazioni ma ora addirittura a terra, nel bel mezzo di uno dei vialetti, campeggia la scritta “Gli unici stranieri fascisti nei quartieri”, ennesimo atto di inciviltà. L’estremizzazione e la banalizzazione di un tema importante e complesso come quello della contrapposizione a ogni forma di estremismo genera atti vigliacchi come questi, innescando un clima pesante e intollerante che sfocia in questi metodi intimidatori e violenti. I cittadini ravennati hanno voglia e diritto di vivere in una città democratica, ma non in una città tappezzata da inutili e facinorose scritte: per questo motivo per i fatti di via Pola sporgerò denuncia presso la Procura della Repubblica, nella speranza che i colpevoli di tali incresciosi atti vengano identificati e conseguentemente sanzionati a termini di legge. Non si possono tollerare e accettare atti vandalici e intimidatori che fanno riferimento a situazioni delicate e complesse come queste, e noi amministratori dobbiamo essere i primi ad occuparcene, per tentare anche di smorzare i toni. Inviterò al contempo il sindaco di Ravenna ad applicare in prima persona l’ordinanza cosiddetta “antidegrado”, che impone ai proprietari degli immobili di “curare la buona tenuta, il recupero, la manutenzione e la pulizia delle facciate e delle pareti esterne degli edifici o delle recinzioni prospicienti vie, piazze o altri luoghi aperti al pubblico”, visto che stavolta il proprietario dell’immobile è il sindaco stesso, trattandosi di un bene pubblico e non privato.
Nicola Grandi, presidente di Lista per Ravena del consiglio territoriale Darsena
La replica del vicesindaco con delega alla Polizia municipale Eugenio Fusignani
Fusignani annuncia che le scritte "saranno rimosse la prossima settimana. Ringrazio il presidente del consiglio territoriale Darsena Nicola Grandi per l’attenzione, rassicurandolo al contempo sul fatto che la Polizia municipale si è attivata immediatamente dopo l’accaduto. Le scritte infatti sono state notate già il 3 giugno e subito sono stati compiuti gli accertamenti del caso, avviate le indagini, informati gli organi competenti ed è partito l’iter per la pulitura, più complessa che in altri casi trovandosi le scritte sull’asfalto. Come detto, la prossima settimana si provvederà alla rimozione delle scritte".