Sciopero della scuola, lo sfogo di una madre: "E' un diritto, ma serve buon senso"
Premessa: Tutti hanno il diritto di scioperare. In questa situazione così particolare come è quest'anno e che ha coinvolto tutte le tipologie di lavoratori, il personale scolastico coinvolto, poteva evitare o almeno comunicare in anticipo l'adesione o no allo sciopero, in modo che noi genitori che lavoriamo nel settore privato possiamo organizzarci su come gestire i nostri figli. Non tutti hanno la possibilità di avvalersi di nonni o baby sitter o di decidere 5 minuti prima dell'entrata a scuola, se andare a lavorare oppure no... Perché è di questo che parliamo.... Io, con due figlie, so solo domani mattina, 5 minuti prima dell'apertura della scuola, se c'è il personale Ata che igienizza e garantisce la sicurezza per Covid ad alunni e docenti e quindi di conseguenza se la scuola è aperta oppure no. 5 minuti prima dell'apertura! E poi, se apre, non so se i professori ci sono e devo stare sempre in orecchio che non venga chiamata perché manca il professore per riandare a prendere la figlia a scuola e poi riportarla l'ora successiva se c'è il professore. Sarà mai possibile? Hanno tutto il diritto di scioperare (anche se sono fra i pochi che durante il lockdown hanno comunque preso lo stipendio) ma che si prendano la responsabilità quest'anno, in una situazione così particolare in cui siamo, di dire già prima chi aderisce e chi no, così anche noi genitori possiamo organizzarci. E non credo sia necessario che ci sia una comunicazione ufficiale da parte di chi governa l'istruzione.... Qui è proprio una questione di buon senso. Siamo sempre dietro a firmare patti di corresponsabilità e poi, noi genitori, siamo quelli meno tutelati. Che scioperino e lottino per i loro diritti, ma dateci il tempo di organizzarci anche noi!