Verde pubblico in aumento in città: "Più alberi piantati che abbattuti"
Il dibattito relativo all'abbattimento per motivi di sicurezza di alcuni alberi a Ravenna mette in evidenza come tanti dei partecipanti alla discussione non siano a conoscenza di tantissimi aspetti. Questo è normale, lo è meno che questa mancata conoscenza sia in capo a chi vuole fare politica in modo corretto e maturo. Andiamo per gradi. Una delle critiche maggiormente fatte nei dibattiti online è la seguente: "Gli alberi andrebbero piantati, non tagliati, e bisognerebbe aumentare le aree verdi". Questi dibattiti sono utili per evidenziare alcuni interessanti dati che emergono dai bilanci ambientali del comune di Ravenna fino al 2017, ovvero che i metri quadri di verde pubblico sono in aumento e che il bilancio tra abbattimenti e reimpianti è in favore di questi ultimi (+295). Sicuramente un albero adulto non "lavora" dal punto di vista ambientale come un albero giovane appena piantato, ma è altrettanto vero che la situazione non è drammatica come spesso la si dipinge, anzi.
Pietro Vandini, Italia in Comune
Di parere opposto Rosanna Biondi, consigliera di Lega Nord: "Nel giro di pochi mesi l’Amministrazione di Ravenna ha abbattuto in via Faentina 2 monumentali pioppi; in via Maggiore sono stati tagliati parecchi esemplari dello storico viale di pini, non tutti pericolanti, senza dare notizia sulla tipologia di ripiantumazione; nel cortile del Lazzaretto dato in uso al centro sociale "Le rose", gestito da una cooperativa, col permesso del Comune saranno eliminati gli alberi monumentali per far spazio all'ampliamento del centro (con contrazione di mutuo per la modica cifra di 400.000 euro). Quest’ultimo intervento è totalmente e assolutamente inutile. Questa opera di sfalcio senza freni dell’amministrazione De Pascale sfocia nella decisione di cementificare l'intera area verde del centro sociale e polmone verde del parco Nullo Baldini sacrificandolo per la costruzione di un polo scolastico inutile, visto il calo delle nascite, e la presenza in città di edifici vuoti, anche vecchie scuole ideali come edifici scolastici. Questo anche andando platealmente contro la legge regionale contro la cementificazione, che prevede il riuso e il recupero e non la nuova cementificazione di aree oggi verdi. Da questi progetti finalizzati solo alla cementificazione e alla soppressione del verde emerge solo la volontà del Comune di soddisfare il business delle costruzioni, non solo, di venire meno spudoratamente al "Patto dei sindaci per il clima e l'energia" in cui si impegna alla diminuzioni della CO2 e, a un emendamento che porta il mio nome di arrestare l'impermeabilizzazione del suolo attraverso la riduzione della cementificazione e alla soppressione del verde che contribuiscono al riscaldamento globale. Come al solito il Pd predica bene e razzola male, fa passare interventi distruttivi sul territorio senza informare i cittadini".