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Un cane eccezionale dalle radici ravennati: la storia del Lagotto Romagnolo

Le analisi del laboratorio veterinario Mylav eleggono questo simpatico cane da tartufo come animale tipico e originario della nostra Regione

Un cane eccezionale è l'animale più caratteristico dell'Emilia Romagna. Si tratta del Lagotto Romagnolo, un simpaticissimo cane le cui tracce affondano tra le pianure del ravennate e le zone paludose del Delta del Po. A dirlo sono le indagini svolte da ‘Mylav’, laboratorio di analisi veterinarie, che ha individuato gli animali originari di ogni Regione italiana, negli ultimi anni.

L’Enci (Ente nazionale cinofilia italiana) ha registrato una vera e propria crescita nell’allevamento di questa razza e non solo sul territorio italiano ma anche in tutto il mondo. Questa razza è quindi passata in pochi anni da essere un cane di nicchia ad un vero e proprio cane da compagnia e, secondo le ultime statistiche disponibili, nel 2019 erano stati già iscritti all’Enci oltre 2930 esemplari su tutto il nostro territorio nazionale. 

La storia di questo cagnolino di taglia medio-piccola, caratterizzato da un mantello folto e riccio, affonda le radici nell’antichità, tanto che nella necropoli etrusca di Spina è stata ritrovata l’immagine di un cane molto somigliante. La diffusione nelle zone della Romagna risale all’epoca romana ed il nome con il quale lo conosciamo oggi deriva da “Càn Lagòt”, che in romagnolo significa: “cane da acqua” o “cane da caccia in palude dal pelo riccio e ispido”. Addirittura potrebbe essere associato agli abitanti di Lagosanto, paesino delle Valli di Comacchio che venivano chiamati, appunto, ‘lagotti’. 

In un primo momento questa razza veniva utilizzata per il riporto, anche grazie al pelo folto e riccio che poteva proteggere in caso di immersione in acque fredde. L’attività di cane da tartufo era in un primo tempo marginale. Il Lagotto con il passare degli anni, anche grazie ad un eccellete fiuto e ad un’ottima addestrabilità, si è diffuso soprattutto come cane da tartufo. La razza ha acquistato l’attuale purezza negli anni ’70, raggiungendo l’apice nel 1988 con la nascita del Club italiano lagotto. Ora gli allevamenti si trovano in tutta Italia ed anche all’estero.

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