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Scosse di paura: i terremoti più terribili del Ravennate nel corso dei secoli

Sono stati molti gli eventi sismici che hanno fatto tremare il territorio di Ravenna nel tempo, ma quali sono stati i terremoti più devastanti con epicentro nella nostra provincia?

Improvvisi e spaventosi: i terremoti sono una delle calamità naturali più temute in assoluto dall'uomo. Quando la terra comincia a tremare, anche se per pochi secondi, la paura si risveglia e non lascia scampo. Un timore che purtroppo anche i cittadini ravennati conoscono bene a causa di episodi sismici più o meno gravi che si sono verificati spesso nel corso degli anni. Ma quali sono stati i terremoti più spaventosi del nostro territorio nella storia?

Una risposta piuttosto dettagliata a questa domanda arriva dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15 - versione 3.0), uno studio elaborato dai ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che ha messo a disposizione sul proprio sito un database consultabile con i dati storici e analitici dei principali eventi sismici: il database storico copre l’intero territorio italiano e contiene 4860 terremoti nell'arco di tempo che va dall'anno 1000 al 2019.

Mappa dei terremoti della Provincia di Ravenna (fonte Ingv)
Terremoti provincia di Ravenna (fonte Ingv)-2-2

I terremoti più importanti del Ravennate

Concentrandoci sulla provincia di Ravenna: si scopre l'imponente numero di terremoti che hanno avuto epicentro nel nostro territorio e sono stati registrati nel corso del tempo. Fra questi il più importante, dal punto di vista dell'intensità, è stato il sisma del 4 aprile 1781 con epicentro localizzato a Basiago, nel Faentino, la cui magnitudo momento (Mw, una scala di misurazione sismica utilizzata dai sismologi per misurare le dimensioni dei terremoti in termini di energia liberata) è stata calcolata pari a 6.12. Un terremoto che, secondo le fonti storiche, provocò gravi danni nelle città di Faenza e Brisighella, ma anche nella zona del Forlivese. Davvero spaventoso era stato, circa un secolo prima, il terremoto dell'11 aprile 1688 che, a quanto riporta il sito Emilia Romagna Meteo, ebbe "epicentro nei pressi di Cotignola", la quale fu semidistrutta, ma gravi danni toccarono anche a Bagnacavallo e Russi. In questo caso si stima una magnitudo momento pari a 5.84.

Seguono come magnitudo (e tenendo solamente conto degli eventi con epicentro entro i confini della provincia di Ravenna) i terremoti del 17 luglio 1781 (Mw 5.61) con epicentro stavolta nei pressi di Corleto nel Faentino, del 21 settembre 1813 con epicentro fra Faenza e Forlì (Mw 5.28), quello del 30 dicembre 1967 con epicentro a metà tra le località di Filo e Anita (Mw 5.05) e quello del 19 aprile 1509 ancora nei pressi di Faenza (Mw 5.02). Lo studio dell'Ingv ci indica come importanti anche le scosse del 22 giugno 1620 con epicentro in Bassa Romagna (Mw 4.86) che fu ben avvertito anche a Ravenna e quello del 2 febbraio 1881 che ebbe epicentro a Russi (Mw 4.69). L'evento sismico più recente che ha avuto epicentro nella nostra provincia è invece quello del maggio del 2000 che si scatenò nella zona di Faenza e Brisighella con le maggiori scosse tra l'8 e il 10 maggio e una magnitudo momento di 4.82.

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