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Una domenica da incubo: il Ravenna incassa un amarissimo poker

"Dobbiamo ritrovarci - afferma il mister -; abbiamo bisogno di riacquisire autostima e personalità e di ritrovare quell’atteggiamento in campo e quella mentalità che sono il nostro credo"

Un incubo. Il Ravenna stecca clamorosamente la prima delle cinque sfide dirette che il calendario gli propone scoprendo una realtà crudele. Sul primo bivio cruciale di questo finale di stagione è l’argentino Trinchieri a tendere l’imboscata alla truppa di Mosconi. In 13 minuti l’argentino confeziona la tripletta che chiude rapidamente i conti, fa mettere la freccia ai veneti – un solo successo nelle ultime dodici gare e appena cinque punti nel ritorno - e apre qualche interrogativo sul momento dei giallorossi, che hanno preso un solo punto nelle ultime tre partite e infilato la terza sconfitta di fila fuori casa.

Petrascu rileva Innocenti, che nel riscaldamento si arrende ad un guaio fisico. Pronti via e come a Bellaria l’inizio fa male al Ravenna: al 7’ Chiarello sfonda sulla destra e serve rasoterra un cross telecomandato per Trinchieri, che trasforma di precisione. La reazione è immediata: su una punizione centrale Righini smarca in area Radoi, il cui tiro sul primo palo esce di poco. Al 18’ è invece Marchetti a farsi spazio sulla sinistra e a raggiungere in area Trinchieri: primo colpo di testa sulla traversa, seconda capocciata in fondo al sacco. Neanche il tempo di rendersi conto e al 20’ già 3-0, ancora dalla sinistra, ancora un cross e ancora l’argentino a saziare il suo appetito infilando nella porta sguarnita.

L’Union continua ad attaccare e al 38’ Antoniacci compie fallo a centrocampo su Simonato: l’arbitro gli mostra il rosso. Decisione forse severa, ma è lo specchio della giornataccia. L’ultima pillola amara del primo tempo il Ravenna la ingoia al 42’: Chiarello smarca al tiro Marchetti, diagonale dal limite e 4-0. La ripresa scivola via senza sussulti: l’Union rallenta il ritmo e si limita a gestire, affidandosi alle ripartenze, il Ravenna prova a cercare un sussulto di orgoglio, che renda meno amaro il punteggio, andando al tiro con Battiloro all’11’ (bella conclusione dal limite) e con Righini su punizione al 18’, trovando un attento Kerezovic sulla loro strada.

“Dopo una prova del genere dobbiamo solo vergognarci e chiedere scusa - commenta mister Mosconi -. Preso il primo gol siamo spariti dal campo; non abbiamo avuto quella fame, quella voglia e quella determinazione che erano necessarie e che invece hanno avuto i nostri avversari. E quell’uno-due che abbiamo preso tra il 18’ e il 20’ ci ha definitivamente messo sotto. Dobbiamo ritrovarci; abbiamo bisogno di riacquisire autostima e personalità e di ritrovare quell’atteggiamento in campo e quella mentalità che sono il nostro credo. Abbiamo perso una battaglia, ma c’è ancora da vincere una guerra. Da lunedì ci rimettiamo a lavorare. L’imminente match col Villafranca ci permette di guardare oltre e di non stare a meditare troppo su questa brutta sconfitta”.

Il tabellino della gara


Union Arzignanochiampo-Ravenna 4-0


Union Arzignanochiampo (4-2-3-1): Kerezovic; Vignaga, Bertoldi, Posarelli, Vanzo; Simonato (12’ st Casagrande), Pozza (24’ st Ribeiro); Fracaro, Chiarello, Marchetti; Trinchieri (44’ st Carlotto). A disp.: Scolaro, Teatin, Romio, Corà, Bolcato, Sandrini. All.: Beggio.
Ravenna (4-3-3): Magnani; Atzori, Mandorlini, Antoniacci, Leonardo; Del Mastio, Righini (24’ st Magri), Ambrogetti; Radoi (1’ st Guagneli), Petrascu (5’ st Maini), Battiloro. A disp.: Iglio, Caidi, Mingozzi, Destani, Minardi. All.: Mosconi.

Arbitro: Fiero di Pistoia.

Reti: 7’ pt, 18’ pt e 20’pt Trinchieri, 43’ pt Marchetti.

Note: Espulso al 38’ pt Antoniacci. Ammoniti: Simonato, Pozza. Angoli: 4-3. Recupero: 0’ e 1’.

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