
Ravenna trafitto a freddo: la Virtus Verona cala il tris, è un ko che fa male
Il punteggio nasconde la reazione dei bizantini, impattati tra salvataggi provvidenziali e legni. Foschi dovrà lavorare sul morale, perchè domenica non sono ammessi altri passi falsi
Il Ravenna non supera l'esame Virtus Verona e incassa il secondo ko di fila dopo la sconfitta al Benelli contro l'Arzignano. La squadra di Luciano Foschi incassa un pesante 3-0 contro la compagine di Luigi Fresco, che infila la sesta vittoria consecutiva, lanciandosi verso i piani alti della classifica. I bizantini sono stati puniti nei minuti iniziali del primo e secondo tempo, colpiti a freddo da Domenico Danti e Andrea Magrassi, quest'ultimo autore di una doppietta. Il punteggio nasconde la reazione dei bizantini, impattati tra salvataggi provvidenziali e legni. Foschi dovrà lavorare sul morale, perchè domenica non sono ammessi altri passi falsi: c'è il derby col Cesena. "La Virtus ci ha surclassato in tutto, abbiamo offerto una prestazione non alla nostra altezza e chiedo scusa a tutti i nostri tifosi - afferma Foschi -. Probabilmente paghiamo le tante energie che abbiamo speso nel momento in cui eravamo contati, ed la Virtus è andata molto più forte di noi. Mi sento di dire che questi non siamo noi. Ripartiamo cercando di recuperare le energie fisiche e mentali. Non mi sentivo esaltato dopo le due vittorie con le grandi e non mi sento sotterrato dopo queste due sconfitte, chiaro che dobbiamo capire perché non abbiamo fatto nulla di quanto avevamo preparato".
Odogwu, con Spurio chiamato a respingere in due tempi. Il Ravenna è un diesel e col trascorrere dei minuti prende coraggio, spingendo forte sulla fascia di destra. Al 36' è miracoloso l'intervento di Giacomel su Giovinco. L'inizio di secondo tempo rimarca il trauma del primo. Odogwu serve al minuto 5 l'assist che Magrassi trasforma nel 3-0 infilando Spurio in uscita. La reazione dei bizantini è rabbiosa quanto sfortunata. Prima è Curto a negare il gol della bandiera, con un salvataggio sulla linea, poi è il palo a dire no a Nocciolini. La gara cala di ritmo. Inizia la girandola dei cambi da ambo le parti, ma il film del match può dirsi ampiamente concluso. Solo al 38' Spurio evita il 4-0 su sortita del solito Odogwu. Per Foschi è il momento delle riflessioni. Domenica c'è la stracittadina.