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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Addio a Bovolenta: un vincente dentro e fuori dal campo

Ventidue anni di pallavolo giocata ad alti livelli, conditi di successi sia con i club che con la nazionale. Vigor Bovolenta ci lascia un ricordo splendido, prima come uomo e poi come campione sul parquet

Ventidue anni di pallavolo giocata ad alti livelli, conditi di successi sia con i club che con la nazionale. Vigor Bovolenta ci lascia un ricordo splendido, prima come uomo e poi come campione sul parquet, in questa triste serata del 24 marzo. Un campione capace di rifiutare, proprio quest'anno, offerte da squadre blasonate di serie A1 e A2 per continuare a giocare a Forlì ed essere così vicino alla sua moglie e ai suoi bimbi, con i quali viveva a Ravenna, nonostante il 'crollo' della squadra romagnola nell'anonima serie B2.

Centrale, esordì con i dilettanti del Polesella prima di essere ingaggiato da Ravenna, nel 1990, a soli 16 anni. Con la prima squadra esordì nella stagione 1990-91 e fu un esordio indimenticabile, visto che la stagione culminò con la vittoria dello scudetto e della coppa Italia. Sempre con Ravenna vinse poi tre Coppe Campioni, una Coppa Cev e due Supercoppe Europee.

Ma non fu solo un vincente a livello di club: con la nazionale fece man bassa di trofei. Esordi con la maglia azzurra il 3 maggio 95, a Cuba, nella partita persa dall'Italia per 3-1 contro i padroni di casa. Vestì successivamente le maglie di Conad Ferrara, Piaggio Roma, Iveco Palermo, Unibon Modena (con cui vinse il campionato 2001-02) e Copra Piacenza, con cui disputò tre finali scudetto e vinse una Top Teams Cup. Con la Nazionale ha vinto quattro edizioni della World League, una Coppa del Mondo e due Europei, oltre all'argento ai Giochi olimpici di Atlanta 1996. Nel 2008 venne ingaggiato dalla RPA LuigiBacchi.it Perugia e partecipò con l'Italia ai Giochi olimpici di Pechino.

La sua carriera si conclude a Forlì, maglia che vestiva dal 2010. Prima con il nome di Yoga (serie A1) e poi come Softer (serie B2). Nonostante fosse caduta in basso, Vigor per stare vicino alla famiglia accettò di restare in Romagna. Una scelta di cuore. Lo stesso che, probabilmente, l'ha tradito proprio su quel parquet che tante emozioni gli (e ci) ha regalato.

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