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Alla scoperta del "Baskin", lo sport che unisce disabili e normodotati

Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra (composta sia da ragazzi che da ragazze)

Meeting mensile del Panathlon Club Faenza dedicato a una nuova disciplina sportiva che è anche uno strumento di integrazione, quello in programma martedì 20 novembre alle ore 20 al ristorante Cavallino. Il tema “Baskin. Tutti in campo! Nessuno escluso” sarà trattato dagli ospiti Hassan M. Jama, presidente e allenatore del Basket 3 Colli Brisighella, e Claudia Cignolo, insegnante di scienze motorie.

Il baskin è una nuova attività sportiva che si ispira al basket, ma ha caratteristiche particolari ed innovative. Un regolamento, composto da 10 regole, ne governa il gioco conferendogli caratteristiche ricche di dinamicità e imprevedibilità. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra (composta sia da ragazzi che da ragazze). In effetti, il baskin permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro. Si mette così in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali e questa proposta, effettuata nella scuola, diventa un laboratorio di società.

Le 10 regole valorizzano il contributo di ogni ragazzo/a all’interno della squadra: infatti il successo comune dipende realmente da tutti. Quest’adattamento, che personalizza la responsabilità di ogni giocatore durante la partita, permette di superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento “assistenziale” a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone disabili. Il regolamento del baskin adatta il materiale, lo spazio, le regole, le consegne. Anche i ragazzi normodotati beneficiano di questo percorso. Infatti nel baskin imparano a inserirsi e a organizzare un gruppo che conta al suo interno gradi di abilità differenti. Essi devono così sviluppare nuove capacità di comunicazione mettendo in gioco la propria creatività e instaurando relazioni affettive anche molto intense. Inoltre la condivisione degli obiettivi sportivi coi ragazzi disabili permette loro di apprezzare le ricchezze e le capacità che la diversità porta con sé.

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