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Arrampicata sportiva, l'avventura degli atleti romagnoli ai Mondiali si ferma in finale

La faentina Alice Strocchi giunge fino ai quarti di finale, mentre il ravennate Ludovico Borghi si blocca agli ottavi

Cala il sipario sul Campionato Mondiale giovanile di arrampicata sportiva che ha avuto luogo a Voronezh in Russia dal 21 al 31 di agosto. Dieci giorni intensi di gare che hanno visto scendere in campo più di 400 giovani atleti di 38 diverse nazionalità. Ultima gara del campionato, in ordine cronologico, è stata quella della categoria Youth B, cioè i ragazzi al di sotto dei 16 anni, nella specialità dello Speed climbing, ovvero la specialità che prevede la salita di un percorso standard alto 15 metri, uguale ed omologato in tutto il mondo. Nella fase finale degli scontri diretti accedevano i sedici atleti che nelle fasi di qualifica avevano fatto registrare i migliori tempi. Tra questi anche due atleti romagnoli.

Nel femminile molto buona la prova di Alice Strocchi, in forza alla Carchidio Strocchi Faenza, che si avvia in crescendo verso il termine di una stagione agonistica piuttosto tormentata per via di alcuni infortuni che ne hanno condizionato gli allenamenti. Alice, che solo venti giorni fa aveva conquistato la medaglia di argento ai campionati italiani proprio nella categoria U16F speed, ha superato gli ottavi di finale contro la polacca Arlena Sznajder per poi terminare la sua corsa nei quarti di finale contro l’altra polacca Daria Marciniak che, al termine della gara, si è laureata campionessa del mondo. In classifica finale Alice chiude al settimo posto sulle 29 atlete in gara.

Nel maschile il ravennate Ludovico Borghi, che milita tra le fila dell’Istrice Ravenna, già tre volte campione italiano e fresco vincitore del circuito di Coppa Europa, ha trovato invece sulla sua strada alcuni atleti che hanno fatto registrare tempi incredibili che avrebbero addirittura valso il podio per la categoria superiore degli Under 18. Russia, USA e Giappone, monopolizzando le prime posizioni della classifica finale, hanno pertanto dimostrato quanto le rispettive federazioni nazionali stiano investendo in questa spettacolare disciplina. Ludovico, pur abbassando il suo personal best di un decimo di secondo e fermando il cronometro sul buon tempo di 7.23, ha trovato la strada sbarrata negli ottavi di finale dall’americano Dillon Countryman che lo ha superato fermando a sua volta il cronometro sul tempo di 7.10. In classifica finale il ravennate chiude al nono posto sui 36 atleti in gara.

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