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Giro d'Italia / Faenza

Con la bici elettrica vive un giorno da star sulle strade del Giro: "Dagli applausi una grande carica"

Catia Solaroli, 26 anni il prossimo 8 dicembre, portacolori dell'Atletica 85 Faenza e specialista nei 1500 metri, per un giorno ha abbandonato le piste d'atletica, salendo in sella ad una bici speciale in occasione dell'undicesima tappa del Giro d'Italia

Ha lo sport nel suo Dna. Da viverlo, praticandolo, da viverlo guardandolo e scoprendolo. Soprattutto quando ha a che fare con la velocità. Non su auto o moto, anche se sono una sua grande passione, soprattutto se si parla di Formula Uno o MotoGp. Catia Solaroli, 26 anni il prossimo 8 dicembre, portacolori dell'Atletica 85 Faenza e specialista nei 1500 metri, per un giorno ha abbandonato le piste d'atletica, salendo in sella ad una bici speciale in occasione dell'undicesima tappa del Giro d'Italia, da Santarcangelo a Reggio Emilia, per vivere una giornata da star. Dipendente di Trenitalia Tper, ha indossato la casacca della società ferroviaria partecipando al Giro-E, l’evento eco-sostenibile dedicato alle biciclette elettriche che si svolge parallelamente alla corsa rosa e che offre agli appassionati di ciclismo la possibilità di vivere un’esperienza emozionante, percorrendo parte del tracciato di gara dei professionisti.

L'invito colto al volo

"Tutto è partito da un collega che mi ha contattato chiedendomi se fossi interessata a partecipare a questo appuntamento, perchè da quest'anno era possibile inserire nella squadra anche una quota rosa, e da amante dello sport non mi sono lasciata sfuggire questa opportunità", racconta Catia. Accettato l'invito non mancava altro che salire in sella alla bici elettrica, una Bianchi messa a disposizione dallo sponsor che segue la carovana rosa. "Mercoledì mattina, quando ci siamo presentati alla partenza da Castel San Pietro, abbiamo trovato le bici personalizzate, avendo fornito in precedenza tutti i parametri per adattarle alla nostra conformazione fisica".

La pedalata

Una pedalata di nove chilometri, poi il trasferimento in autobus verso Crevalcore per questioni di viabilità. E da qui è partita la vera tappa del Giro-E con l'orizzonte rivolto verso Reggio Emilia, per un totale di 77 chilometri, raggiunto dopo 2 ore e 25 minuti: "Mi sono divertita tantissimo - esclama - un'avventura decisamente particolare". Perchè? La risposta è genuina: "Non sono nessuno, ma tra le ali della folla che attendevano il passaggio del Giro d'Italia mi sentivo come un vip. E tra noi un vip c'era veramente, l'ex ciclista professionista Alessandra Cappellotto (non una qualunque, è stata la prima italiana a diventare campionessa del mondo su strada, titolo che vinse nel 1997 a San Sebastián, e con all'attivo due Olimpiadi nel 1996 e nel 2002 e la partecipazione a 14 edizioni del Tour De France, ndr)". Con Cappellotto Catia ha scambiato alcune battute: "Abbiamo parlato di Marco Pantani, che conosceva ed è stato toccante". 

L'emozione

Benchè elettrica, Catia ha pedalato praticamente per tutto il percorso verso Reggio Emilia. "Andavamo oltre i 25 chilometri orari, soglia sopra la quale si disattiva l'aiuto del motorino elettrico di cui è dotata la bici, ma sono sicura che in montagna è decisamente d'aiuto", spiega. Al traguardo la sorpresa: "Siamo stati accolti come dai professionisti e anche quando attraversavamo i paesini ricevevamo un'ovazione, con applausi ed esclamazioni d'incitamento. E' stato veramente bello vedere le persone che ci salutavamo. E all'arrivo mi ha sorpreso vedere tanti fotografi concentrati su di noi a scattare immagini. Mi sentivo importante, un'emozione che dava una gran carica". A sudata completata, bici parcheggiata e doccia nei motorhome allestiti, Catia ha potuto godere dello spettacolo offerto dal Giro. "Avevamo un pass per l'hospitaly, con l'opportunità di vedere da vicino la volata (vinta dal padovano Alberto Dainese, ndr). Non appena tutti i corridori hanno tagliato il traguardo la macchina organizzativa si è attivata subito per smontare gli allestimenti e questo aspetto efficiente mi ha colpito". 

Una vita d'atleta

La 25enne si è presentata all'appuntamento ben allenata, essendo un'atleta sin dai tempi delle medie, cimentandosi anche in pedalate con una bici da corsa, completando annualmente un migliaio di chilometri. Ma quello delle due ruote a pedali è appunto un passatempo, perchè Catia corre veloce sulle piste d'atletica: "Ho scoperto la passione per la bici nel 2017 in un periodo d'infortunio, facendo qualche giro per non perdere la forma. E appena ho del tempo libero colgo l'occasione per una sgambata di 60 chilometri".

La giovane faentina si è avvicinata al mondo dell'atletica per puro caso: "Ho iniziato in quinta elementari con la 100 km del Passatore. Ogni studente doveva percorrere un chilometro, accompagnato dai genitori, per una staffetta speciale. La mia classe, ricordo, partiva da Brisighella. Alcuni osservatori esclamarono: "Questa bimba va davvero forte". E mia mamma non riusciva a tenere il passo (sorride, ndr). Le suggerirono di avvicinarmi all'atletica. In prima media feci la prima corsa campestre e andò benissimo".

E con la pista rossa è stato amore a prima vista, con risultati più che apprezzabili: "Sono una mezzofondista, disputando i campionati italiani di categoria sui 1500 metri e 3000 siepi, con la soddisfazione di disputare anche i campionati italiani Assoluti nel 2017 nei 1500, dove qualificarsi è tutt'altro che facile. Sono soddisfatta poi di aver gareggiato con la rappresentativa regionale, mentre recentemente ho disputato a Forlì i campionati di società, cimentandomi nei 1.500, scendendo sotto di due secondi sotto i 5 minuti che era l'obiettivo che mi ero imposta (come personale vanta il crono di 4'34"02 nel maggio del 2017 a Modena, ndr). Prossimamente ho in programma una 4x400". A Catia piace la competizione, ma a chi si avvicina a qualsiasi sport consiglia di viverlo con leggerezza: "Non è importante vincere e finchè ci si diverte va tutto bene. Quel che viene viene". 

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Nella foto Catia al traguardo di Reggio Emilia

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Il gruppo che ha affiancato Catia nell'avventura

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