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L'incubo di Amanda Tampieri è finito: il Tribunale Nazionale Antidoping la assolve

Amanda era stata sospesa in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping lo scorso maggio dopo la sfida del 30 aprile a Mozzanica rea (secondo le prime analisi) di aver fatto uso di una sostanza proibita.

Il 2016 del San Zaccaria si chiude con una notizia che più positiva non poteva essere sia per la società, ma soprattutto per la nostra tesserata Amanda Tampieri, che nella giornata di lunedì ha visto finalmente volgere al termine con l'assoluzione un incubo sportivo (e non solo) che l’aveva coinvolta in tutti questi mesi. Amanda, infatti, era stata sospesa in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping lo scorso maggio dopo la sfida del 30 aprile a Mozzanica rea (secondo le prime analisi) di aver fatto uso di una sostanza proibita.

Da allora per Amanda era iniziata una lunga e complicata vicenda che l’ha prima costretta a restare ferma per sei mesi, poi a tornare in campo ma in attesa del verdetto definitivo del Tribunale Nazionale Antidoping. La parola fine a questa storia è arrivata finalmente nella giornata di lunedì ed è l’assoluzione a chiudere un incubo sportivo sia per Amanda, sia per la società che fin da subito si era adoperata per spiegare nei minimi dettagli le circostanze che avevano portato a tanto. Tutto infatti era nato da una coincidenza sfortunata e luttuosa che aveva colpito poche ore prima della trasferta il presidente Rinaldo Macori con la scomparsa della madre.

Così nel trambusto dovuto al lutto, la lettera del medico sociale che certificava l’utilizzo di una pomata cicatrizzante restava assieme al Presidente Macori a San Zaccaria e non poteva essere presentata al momento del sorteggio antidoping. "La cosa importante è che si possa mettere fine a tutta questa vicenda che per me stava diventando un patema ad ogni partita e ad ogni allenamento - spiega una felicissima Amanda -. Era molto brutto sapere che per una coincidenza sfortunata avrei rischiato di stare ferma a lungo. Ora che è tutto finito sono davvero contenta anche perché viene dimostrata la buona fede mia e della società. Farò sicuramente tesoro di questa esperienza negativa e sono certa che mi aiuterà nel futuro".

Felice anche il presidente Rinaldo Macori. “Avevo detto a suo tempo che la nostra società crede nei valori dello sport e li difende, ed oggi anche questa sentenza è lì a dimostrarlo - spiega -. Sono davvero felice che ora la posizione di Amanda si sia chiarita – prosegue – perché questo finalmente conferma la buona fede della nostra calciatrice e della nostra società. Dobbiamo ringraziare l'avvocato Ilaria Pasqui che ha dato una grossa mano in questa vicenda". Miglior Natale non poteva esserci per Amanda, che ora potrà finalmente godersi al meglio queste feste in attesa della ripresa del campionato del 7 gennaio che, ironia della sorte, porterà lei e le sue compagne di nuovo sul campo del Mozzanica.

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