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Arrampicata e disabilità si incontrano sulle pareti della torre dell'Istrice

Attraverso la pratica dell’arrampicata sportiva, infatti, si vuole facilitare la crescita e il raggiungimento dell’autonomia personale di questi ragazzi

Stavolta la torre di arrampicata della storica associazione sportiva ravennate si è colorata di giallo, grazie alle magliette di circa una cinquantina di bambini e ragazzi con disabilità visiva dell’istituto per ciechi Francesco Cavazza di Bologna. Per il secondo anno consecutivo, infatti, molti giovanissimi atleti hanno potuto beneficiare della collaborazione di alcune associazioni sportive afferenti alla Federazione Regionale Emilia Romagna di Arrampicata Sportiva (PGS Welcome Bologna, Vertical Forlì e Istrice Ravenna) che hanno messo a disposizione per una intera giornata istruttori, educatori e strutture per il perseguimento di un obiettivo ambizioso e sfidante.

Attraverso la pratica dell’arrampicata sportiva, infatti, si vuole facilitare la crescita e il raggiungimento dell’autonomia personale di questi ragazzi e stimolarli a entrare a far parte stabilmente di una associazione sportiva. Oggi in Italia il paraclimbing è una disciplina in continua crescita con diverse centinaia di praticanti e una squadra nazionale che spesso primeggia nelle competizioni internazionali, grazie a tecnici e atleti di grandissimo spessore. 

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