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Basket, Giordani annuncia: "Sono anche imprenditore, lascio il mio ruolo di allenatore"

"Questo non significa che non collaborerò più con il Basket Ravenna - ha proseguito -. proverò a restare nell’ambiente come consulente perché c’è un ottimo rapporto con il direttore Bottaro e con il presidente Vianello"

Lanfranco Giordani non sarà più l'allenatore del Basket Ravenna. Lo ha annunciato lo stesso coach, spiegando "con grande rammarico di avere deciso di non proseguire il mio percorso con Ravenna. Questa scelta è dettata dal mio senso di responsabilità verso un presidente e una dirigenza che meritano il massimo dell’impegno e dell’entusiasmo: purtroppo in questo momento non sono in grado di garantire questi aspetti con la qualità e l’attenzione che meritano".

"Il perché di questa situazione è noto: alleno, ma sono anche un imprenditore - ha illustrato Giordani -. La pallacanestro è sempre stata la mia passione e la mia ragione di vita, ma non è l’unica componente della mia quotidianità. E’ per questo che fatico a lasciare dopo un percorso come quello che abbiamo vissuto e tutto l’entusiasmo che abbiamo visto crescere intorno a noi, ma un allenatore professionista deve poter pensare alla pallacanestro tutto il giorno, non può permettersi remore di pensiero. In questo momento ci sono troppe cose in ballo, sento il peso dello stress e questo offusca il mio piacere nel fare le cose e la mia lucidità".

"Questo non significa che non collaborerò più con il Basket Ravenna - ha proseguito -. proverò a restare nell’ambiente come consulente perché c’è un ottimo rapporto con il direttore Bottaro e con il presidente Vianello. Abbiamo costruito molto in questi anni, ma non si possono dimenticare gli anni precedenti alla mia gestione, nei quali Vianello e i suoi dirigenti hanno creato le basi per permetterci di fare un capolavoro. Attraverso Giorgio Bottaro è stato compiuto un salto di qualità importante, avendo la fortuna di fare risultato e di portarci dietro la gente. Per portare avanti questo tipo di valori, c’è la necessità di avere qualcun altro. Potrei restare, ma sarei opportunista. Invece sento di essere una persona corretta, che sa cogliere il momento in cui fare o non fare le cose".

E ancora: "Mi dispiace per i miei fantastici giocatori. Credo che i cambiamenti siano comunque relativi, poiché restano uomini veri come Eugenio Rivali, Francesco Amoni e Francesco Foiera, di fatto i muri portanti del nostro impianto di squadra”. Così Bottaro: “Apprezzo profondamente l’onestà di Lupo, che è stato diretto e sincero con me su ciò che gli accadeva. Una volta venuto a conoscenza del problema ho cercato di fare il pompiere della sua emotività, ma quando ha ribadito il suo concetto al termine della stagione, non ho potuto fare altro che prenderne atto. Sono rattristato perché si tratta di uno dei padri fondatori del concetto di pallacanestro che abbiamo proposto e che ci ha permesso di sfondare i nostri limiti referenziali, poiché il nostro successo nasce non tanto da un aspetto tecnico, ma da una serie di valori e di genuino entusiasmo che ci porta  a vivere lo sport in maniera comune. E’ una notizia pesante per me, perché mi diverto ad andare in palestra con persone che mi piacciono e “Lupo” è una colonna fondante del nostro impianto.

"Il nuovo allenatore? Un nuovo “Lupo” non si può trovare per questioni umorali, caratteriali e personali - ha ammesso Bottaro -. Per questo motivo, ho cercato una persona di grande entusiasmo, che possa pensare a Ravenna come a una possibilità nella quale farsi coinvolgere dandoci contemporaneamente molto anche dal punto di vista interiore. Abbiamo individuato una persona, abbiamo già firmato un contratto, ma non annunciamo il suo nome poiché in questo momento sta partecipando ai playoff con la sua squadra e dobbiamo rispettare il suo lavoro. Chiudo dicendo che è stato un orgoglio poter lavorare con Lanfranco Giordani”.

“Sono convinto che chi viene al mio posto farà molto bene - ha replicato Giordani -. Chi fa il nostro lavoro deve lasciare qualcosa ai suoi successori, deve lasciare un prodotto che possa essere migliorato, ed è questo che voglio trasmettere a chi siederà sulla nostra panchina. Ci sono le condizioni per fare bene e sarei felicissimo se si potesse fare ancora meglio”. La chiusura è riservata al presidente Roberto Vianello: “Abbiamo spesso parlato di tris d’assi composto da me, da Giorgio Bottaro e da Lanfranco Giordani. Questa situazione mi amareggia ma può essere vista come un salto di qualità ulteriore: a questo punto cercheremo di farlo diventare un poker…”

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