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Basket, il nuovo acquisto dell'OraSì Cinciarini: "Ravenna è una sfida stimolante"

"I risultati si ottengono con il sacrificio di tutti, non con dieci individualità, per questo se vogliamo ottenere risultati dobbiamo essere un gruppo e aiutarci l’un l’altro"

È stato presentato martedì mattina, negli uffici del polo sanitario Ravenna 33 - storico partner del Basket Ravenna - Daniele Cinciarini, uno dei nuovi acquisti dell’OraSì 2020-21. “Abbiamo costruito negli anni una fattiva collaborazione e un rapporto proficuo con il Basket Ravenna, società solida e ben organizzata – ha esordito Gaetano Cirilli, presidente di Ravenna 33 – I nostri professionisti medici e i fisioterapisti hanno potuto svolgere al meglio la loro attività in favore dei giocatori grazie alla serietà degli attori coinvolti e alla definizione di regole di comportamento e procedure operative condivise tra la direzione della società sportiva e la direzione sanitaria ed organizzativa di Ravenna 33. Questa collaborazione e sintonia di intenti ha prodotto ottimi risultati dal punto di vista medico e terapeutico e, siamo certi, ha contribuito al raggiungimento degli importanti risultati sportivi del Basket Ravenna, mettendo in condizione i giocatori di esser a disposizione della squadra e di recuperare dagli infortuni nel più breve tempo possibile. Non possiamo che esserne orgogliosi”.

“Ravenna 33 per me è una certezza, una realtà straordinaria che ci dà sicurezza, con uno staff pronto a intervenire ogni volta che ne abbiamo bisogno – ha aggiunto il presidente del Basket Ravenna Roberto Vianello – Sulla stagione posso dire che sono contento della squadra che abbiamo costruito, siamo riusciti a mettere insieme l’esperienza di alcuni giocatori come Cinciarini e la gioventù di altri, un buon mix per il futuro. Poi sarà il campo a decidere, l’importante è che si parta e si giochi. Naturalmente mi auguro si possa partire a porte aperte, se possibile, non vorrei mai vedere i palazzetti vuoti e senza pubblico, perché lo sport è spettacolo e divertimento e far sì che la gente passi delle ore serene”.

È stato poi il turno del protagonista di giornata, Daniele Cinciarini, da una settimana al lavoro con la squadra per la preparazione della nuova stagione. “La pallacanestro mi è mancata tantissimo e sono molto felice di riprendere a giocare a Ravenna – spiega la guardia classe ’83 – Ho iniziato a conoscere i compagni, anche se i più li conoscevo già per averli affrontati o averci giocato insieme come Marco Venuto. Uno dei motivi per cui sono qua è anche coach Massimo Cancellieri, che conosco dai tempi di Biella e con cui ho stabilito da subito un buon legame. La società è cresciuta molto, mi piace l’evoluzione che ha avuto negli anni, Ravenna è una piazza dove c’è entusiasmo e per me rappresenta la scelta giusta perché è una sfida stimolante. Ho poi avuto anche avuto buonissime referenze da chi è stato qui, come gli ex allenatori Antimo Martino e Alessandro Lotesoriere. In questi primi giorni di allenamento mi ha colpito l’organizzazione e ho trovato un gruppo che vuole lavorare, con i miei compagni ci siamo calati subito sul pezzo, cercando di non pensare agli eventi esterni ma a riprendere confidenza con il campo perché sei mesi senza pallacanestro sono davvero tanti. I risultati si ottengono con il sacrificio di tutti, non con dieci individualità, per questo se vogliamo ottenere risultati dobbiamo essere un gruppo e aiutarci l’un l’altro. L’età è relativa, con la giusta attenzione all'allenamento e all'alimentazione si può mantenere un ottimo livello e io mi sento bene e ho voglia di allenarmi. Voglio fare quello di cui c’è bisogno per aiutare la squadra ad ottenere il massimo possibile”  

La parola è poi passata al capo allenatore dell'OraSì Massimo Cancellieri: “Questo è un anno zero, il nostro obiettivo è tracciare una linea sul passato e ripartire da capo - ha detto il coach - Il credito che abbiamo ottenuto l'anno scorso può trasformarsi in appeal per avere con noi un giocatore come Cinciarini, ma sul campo l’appeal va creato anno per anno. Dobbiamo avere le stesse motivazioni e le stesse modalità di lavoro, ma ci vuole qualcosa in più, perché quello che abbiamo fatto nel recente passato non sarà sufficiente per affrontare il prossimo anno”.  

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