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Basket, il playmaker Thomas Reale alla conquista dei Raggisolaris

Reale è pronto ad essere un tassello determinante nel puzzle di coach Serra, volendo vivere nel migliore dei modi la sua prima esperienza cestistica lontano dalla sua Roma

Da Roma a Faenza per diventare protagonista con la maglia della Rekico. Il playmaker 19enne Thomas Reale è un nuovo giocatore dei Raggisolaris. Nonostante la giovane età si è già messo in luce a livello nazionale e internazionale con la maglia della Stella Azzurra Roma, società con cui si è consacrato a livello giovanile, debuttando anche in serie A2 lo scorso dicembre contro Napoli, segnando 3 punti. Giocatore di grandi qualità tecniche, Reale è pronto ad essere un tassello determinante nel puzzle di coach Serra, volendo vivere nel migliore dei modi la sua prima esperienza cestistica lontano dalla sua Roma.

Nato nella Capitale il 22 aprile 2002, Reale inizia a giocare a pallacanestro nel Basket Anguillara e nell’Uisp XVIII Roma prima di passare alla Stella Azzurra Roma. Con il club stellino vince lo scudetto Under 15 e Under 16 nel 2017, risultati che gli valgono la convocazione nelle nazionali giovanili. Nella stagione 2019/20 viene promosso in prima squadra in serie B, dove si guadagna la conferma nel campionato successivo in A2 grazie alle sue buone prestazioni. Nella scorsa stagione ha avuto un buon minutaggio nella finale play out vinta contro San Severo. Reale è ora pronto per farsi valere anche con la canotta dei Raggisolaris.

“Sono un giocatore con tanta garra e mi sento sempre in competizione perché non mi piace perdere – sottolinea Reale -. Con questo spirito mi presento a Faenza, una tappa fondamentale per la mia carriera che mi permetterà di maturare dal lato sportivo e umano. Ringrazio molto la dirigenza e coach Serra per aver puntato su di me e non vedo l’ora di iniziare la stagione. Come obiettivo, voglio dare il 200% per la squadra per portare i Raggisolaris il più avanti possibile. Per carattere non mi piace mai tirarmi indietro e cerco di essere sempre al servizio della squadra. Mi piace fare canestro e prendermi tiri quando occorre, ma anche servire assist e mettere i compagni nelle migliori condizioni per segnare. Cerco insomma di adattarmi sempre alle situazioni e a quello che mi chiede l’allenatore e devo dire che l’ultima stagione in A2 mi è servita molto per maturare e per migliorarmi”.

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