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Venerdì, 19 Aprile 2024
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I Raggisolaris ospitano Montegranaro, una nobile decaduta in cerca di riscatto

Dopo la sconfitta contro Teramo Faenza vuole tornare a vincere

Alcune volte la classifica non rispecchia a pieno i valori delle squadre. Come nel caso della Sutor Montegranaro, infatti, la squadra marchigiana ha conquistato soltanto due punti nelle prime sette giornate, ma nell’ultimo turno ha fatto sudare fino all’ultimo la Real Sebastiani Rieti perdendo 62-63 nei secondi finali. Una dimostrazione del carattere della Sutor, società storica che ha sfiorato anche la serie A2 negli Anni Ottanta, fiore all’occhiello di una città che vive di pallacanestro. Famosi e indimenticabili sono le sfide di inizio Anni Novanta con la allora Banca Popolare di Faenza in serie B2 e B1, periodo in cui le due tifoserie si gemelleranno: unione che è stata ripresa nella stagione 2019/20 quando i Raggisolaris affrontarono la Sutor nel girone C, unici precedenti tra le due formazioni.

La Sutor è stata costruita a fine estate dopo l’ufficialità del ripescaggio in B che ha annullato la retrocessione della scorsa stagione, con la dirigenza che ha puntato su un roster giovane affidandolo a Massimiliano Baldiraghi, tecnico dalla lunga esperienza in serie B.

Tre sono i senatori che rappresentano la spina dorsale della Sutor, posizionati nei ruoli chiave del quintetto. In cabina di regia c’è Giorgio Galipò, come guardia Dario Masciarelli e sotto canestro Riccardo Crespi, visto nello scorso campionato ad Ozzano. I tre oltre alla leadership garantiscono anche punti e rimbalzi.

Di grande impatto sono anche il sammarinese Matteo Botteghi, centro che da anni gioca in B, e il play\guardia Marco Murabito. A completare la batteria dei senior c’è l’ala Alberto Mariani, il più ‘vecchio’ del gruppo nonostante sia nato nel 1989 poi il roster annovera giovani interessanti che ben si sono calati in questa realtà.

I playmaker Giuseppe Angellotti (2000) e Leonardo Verdecchia (2001), le guardie Kirill Korsunov (2000) e Alessandro Alberti (2002), l’ala Matteo Barbante (2001) e l’ala\pivot Lorenzo Torrigiani (2002).

Montegranaro è una squadra che non segna molti punti, come dimostrano i soli 56.3 di media a gara che la fanno essere il penultimo attacco del girone, ma è molto organizzata in difesa ed infatti ne subisce soltanto 66.3 ad incontro.

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