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Bilancio positivo per "Le giornate dello sport come integrazione"

Atleti, bambini, disabili e normodotati: "Le giornate dello sport come integrazione" sono state un successo per tutti loro. E per la città, che ha accolto l'evento con calore e efficienza

Atleti, bambini, disabili e normodotati: "Le giornate dello sport come integrazione" sono state un successo per tutti loro. E per la città, che ha accolto l'evento con calore e efficienza. Si sono ritrovati in più di 300 (120 atleti disabili e 210 normodotati), sotto la guida del centro Sport Terapia Judo Ravenna, per un meeting che va oltre lo sport. Non è stato solo un incontro per praticare il judo, ma una festa dell'integrazione e della socializzazione. Generale l'apprezzamento degli 'ospiti' stranieri.

L'allenatore della squadra olandese, ad esempio, "ha confermato che il  nostro evento è il più bello d’Europa perché non è solo un meeting di judo- spiega Tiziana Berti, presidente del Centro Terapia Sport Judo Ravenna-, ma c’è l’integrazione,  la socializzazione fra tutti,  normali e non, la sfilata in piazza, la festa al sabato sera, la visita allo zoo e a Mirabilandia", che hanno suscitato entusiasmo in tutti i partecipanti (in allegato trovate l'elenco delle squadre che hanno preso parte alla manifestazione), anche perché "un pubblico così numeroso non si vede da nessuna parte in Europa".

Da rimarcare il ruolo della città. A Ravenna "i ragazzi disabili si sentono, e lo sono, amati, rispettati e protagonisti delle nostre  giornate", conclude Tiziana Berti, che esprime un sentito ringraziamento a volontari, famiglie e tecnici che hanno collaborato alla realizzazione dell'evento. 

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