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Arrigo Sacchi inaugura il Milan Club Faenza e ricorda: "Quel bibliotecario che quando giocavo nel Baracca Lugo mi disse di fare l'allenatore..."

Il tecnico di Fusignano ha ricordato il proprio percorso: “Ho puntato su studio, lavoro, pianificazione e rinnovamento, ma anche sulla fantasia, sulla imprevedibilità, elementi indispensabili per riuscire a realizzare il mio sogno di costruire un nuovo modo di giocare al calcio"

E’ stata una serata ricca di aneddoti e di storie, in grado di far sognare i tifosi di ieri e di oggi quella che si è tenuta lunedì al Rione Rosso di Faenza. Nelle cantine del Baiocco, in occasione dell’inaugurazione del Milan Club Faenza, l’ospite d’eccezione intervenuto alla cena organizzata per i festeggiamenti è stato l’allenatore del primo Milan dell’era Berlusconi, il fusignanese Arrigo Sacchi.

Nel corso della serata, in cui è stata ricordata la ricorrenza legata all’8 novembre 1984, giorno in cui venne inaugurato il primo Milan Club in città, Sacchi ha raccontato con dovizia di particolari il periodo di ingresso nella società rossonera, che guidò poi alla conquista dei più importanti titoli internazionali, incantando la nutrita platea senza poi risparmiarsi in autografi e fotografie con i presenti.

Arrigo Sacchi inaugura il Milan Club Faenza

“Verso i 19 anni, quando militavo nel Baracca Lugo in quarta serie, mi resi conto che non sarei mai diventato un grande giocatore, per cui decisi di smettere - ha detto Sacchi - A quel punto Alfredo Belletti, bibliotecario di Fusignano, uomo coltissimo, vero e proprio maestro di vita, mi suggerì e mi spronò a diventare allenatore. E così, nel giro di un mese, parlavo già come un vero allenatore”.

Il tecnico di Fusignano ha ricordato quindi il proprio percorso: “Ho puntato su studio, lavoro, pianificazione e rinnovamento, ma anche sulla fantasia, sulla imprevedibilità, elementi indispensabili per riuscire a realizzare il mio sogno di costruire un nuovo modo di giocare al calcio, che andasse contro la mentalità dominante di difendersi e ripartire sfruttando gli errori degli avversari. Volevo imporre una strategia, di attaccare senza soste con un pressing che non lasciasse spazio, per imporre e dominare il gioco. Per me non c’è merito se si vince senza giocare bene. Quel Milan è rimasto nella storia per questo”.

Il tecnico romagnolo ha poi sottolineato come i successi di quel Milan siano stati condivisi con il presidente Silvio Berlusconi, che gli diede il mandato di creare una squadra capace di diventare la prima al mondo e lo sostenne sempre, e Adriano Galliani. Riguardo al momento attuale della squadra rossonera Sacchi, oggi apprezzato opinionista e commentatore del mondo del calcio, ha sottolineato il ruolo di mister Stefano Pioli, “un tecnico preparato e attento, bravissimo a gestire il gruppo, a dare una identità e bel gioco”.

Complessivamente all’incontro organizzato dal Milan Club manfredo hanno aderito oltre 150 persone, non solo i soci del neonato - e comunque già molto attivo - club di tifosi rossoneri, ma anche alcuni rappresentanti della stampa locale. Ricostituito da cinque mesi il Milan Club Faenza, di cui è presidente Giuseppe Sangiorgi, vanta oggi oltre 450 soci ed ha già organizzato numerose trasferte allo stadio San Siro. Durante la serata, animata anche dalla Rogers Band, è stata inoltre realizzata una iniziativa di raccolta fondi per l’associazione 'Insieme a te', rappresentata dalla presidente Debora Donati.

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