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Dossena dopo il pareggio col Seravezza: "Punto stretto, le statistiche dicono che abbiamo dominato"

"Se vai in vantaggio a 8' dalla fine, l'avversario non deve avere più occasioni. L'unico modo che avevano per farci gol era il calcio piazzato"

Dopo il pareggio interno per 1-1 contro il Seravezza che tiene il Ravenna dietro 5 lunghezze a Rimini e Lentigione, mister Dossena comincia analizzando la rete subita appena due minuti dopo il gol di Saporetti: "Dispiace per come l'abbiamo preso, il calcio piazzato è stato battuto bene e dobbiamo vedere se qualcuno della linea si è mosso in ritardo. Anche il colpo di testa, sotto l'incrocio, è stato fatto bene. Quello che mi viene da dire è che anche domenica, dopo l'1-0, 30 secondi dopo l'attaccante si è trovato a tu per tu col nostro portiere".

Dossena non sopporta le perdite di tempo, quindi lancia un appello ai direttori di gara: "Lo sapevo che sarebbe stata una partita brutta con un avversario chiuso, dovevamo essere bravi a stare in partita fino all'ultimo. Ci siamo riusciti, potevamo essere più veloci perché vedo che la nostra squadra il ritmo lo tiene, le squadre avversarie se saliamo di ritmo faticano a tenerci. Piacerebbe che anche gli arbitri in queste situazioni dessero una mano, ma non solo a noi. Indipendentemente a chi vuole fare calcio, anche per gli spettatori: venire a vedere una partita continuamente interrotta è noioso. Noi col Prato quando eravamo in vantaggio non abbiamo mai speculato sul tempo, perché chi vuole venire a vedere la partita vuole divertirsi. Noi allenatori dovremmo passare questo messaggio ai ragazzi. Dobbiamo aspettarcelo, l'hanno fatto già tante squadre in casa nostra, anche in trasferta quando andiamo sotto continuano a perdere tempo, però non ce l'ho con l'arbitro, è una cosa mia in generale".

L'allenatore non ha nulla da rimproverare alla squadra, che deve comunque maturare sotto certi punti di vista: "Ho detto bravi ai ragazzi perché hanno interpretato la partita in modo giusto. Rispetto a Sasso Marconi e Mezzolara, oggi non abbiamo concesso mai nulla. Siamo maturati da questo punto di vista. Se però andiamo in vantaggio e non abbiamo concesso niente, dobbiamo continuare a lavorare su quella mentalità, a volere di più il pallone, fare il secondo gol e stare più concentrati".

Il punto è stretto? Così risponde Dossena: "E' stretto perché siamo andati in vantaggio. Se andiamo a vedere i dati statistici, balza chiaramente all'occhio che abbiamo dominato, abbiamo tenuto il possesso palla nelle occasioni, anche se di nitide non ce ne sono state tantissime, però siamo sempre arrivati nella loro area, abbiamo sempre provato ad arrivare sul fondo... ecco, magari dobbiamo migliorare nei cross dal fondo e nel chiudere meglio l'area. Se la sblocchi nel primo tempo sai che ti si aprirà un'altra partita e che ti concederanno tanti spazi e occasioni. Se vai in vantaggio a 8' dalla fine, l'avversario non deve avere più occasioni. L'unico modo che avevano per farci gol era il calcio piazzato".  

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