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Ciclismo, 45° Coppa Caduti di Reda: vittoria di Mattia Petrucci 

La gara, denominata Gran Premio Eta Beta - Conclima e 39° Memorial Stefano Cornacchia, prova valida quale 66° Giro della Romagna - 29° Trofeo Il Cappello D’Oro, ha visto il successo del veronese, classe 2000, che ha superato nell’arrivo ristretto Gandin, Calzoni, Tarozzi e Santaromita

È stato Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan) a conquistare domenica la 45° edizione della Coppa Caduti di Reda, la classica di primavera per la categoria Elite e Under 23 organizzata dalla società cicloturistica La Rôda Reda. La gara, denominata Gran Premio Eta Beta - Conclima e 39° Memorial Stefano Cornacchia, prova valida quale 66° Giro della Romagna - 29° Trofeo Il Cappello D’Oro, ha visto il successo del veronese, classe 2000, che ha superato nell’arrivo ristretto Gandin, Calzoni, Tarozzi e Santaromita.


LA GARA - Organizzazione di alto livello a cura della società cicloturistica La Rôda Reda, con la regia del presidente Danilo Costa e di tutto lo staff. Prestigioso l’albo d’oro, che vede tra gli altri anche il successo del portacolore italiano alle Olimpiadi di Tokyo, Elia Viviani, nel 2009. L’ultimo vincitore, nel 2019, è stato Davide Plebani.

Patrocinio di Provincia di Ravenna e Comune di Faenza, oltre al prezioso supporto di Eta Beta, Conclima, Frigomeccanica, Carmellini, De Dietrich, Banca Fideuram e Torrefazione La Forlivese, per una Coppa Caduti di Reda che ha visto al via 190 corridori di 29 team.
La gara è conosciuta dagli appassionati come la “corsa di Sët Strëpp” (i “sette strappi”, in romagnolo), cioè i sette gran premi della montagna che caratterizzano il percorso, sempre molto spettacolare e aperto a diverse soluzioni tattiche. Dopo la partenza da Reda, i corridori affrontano infatti Cima Carla (due volte, al km 50 e al km 70), Monticino (km 78), Vernelli (km 92), di nuovo Cima Carla (km 116), Montebrullo (km 132) e via San Biagio Antico (km 135), prima dell’arrivo di nuovo a Reda, dopo 150,7 km di gara.

LA CRONACA - Sono 190 i partenti in rappresentanza di 29 team. Al km 40 il vantaggio di un drappello di nove attaccanti riesce a guadagnare un vantaggio che supera il minuto e che sale a 1'25" a Sarna, al km 56, prima di toccare il massimo vantaggio di 3’45”.
I nove al comando sono: Michael Minali (Iseo Rime Carnovali), Lorenzo Cataldo (Petroli Firenze-Hopplà-Don Camillo), Matteo Fantoni (Velo Racing Palazzago), Eric Paties Montagner (Work Service Group Dynatek Vega), Stefano Alberti (Overall Tre Colli Cycling Team), Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Désirée Fior), Giacomo Villa (Biesse Arvedi), Alessandro Baroni (Gallina Ecotek Colosio), Lorenzo Milesi (Beltrami). Molto attivo Zurlo, che con la propria azione porta il gruppetto dei fuggitivi a scremarsi. Restano in cinque, che vanno ad affrontare anche Vernelli: Zurlo, Fantoni, Milesi, Baroni e Paties, con un vantaggio che si mantiene ancora superiore al minuto fino oltre a Errano, a circa 40 km dal traguardo.

Tra Cima Carla e Monte Brullo si rimescolano le carte, i cinque al comando vengono raggiunti da altri dieci atleti e, sulle rampe verso Monte Brullo, prende forma il decisivo attacco di sei uomini: Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan), Stefano Gandin (Zalf Euromobil Désirée Fior), Walter Calzoni (Gallina Ecotek Colosio), Manuele Tarozzi (#inEmiliaRomagna Cycling Team), Alessandro Santaromita (Vc Mendrisio) e Abderrahim Zahiri (General Store Essegibi).
Zahiri si stacca e sono in cinque a giocarsela sul traguardo di Reda, con Petrucci a precedere Gandin, Calzoni, Tarozzi e Santaromita. A 36” lo sprint degli inseguitori, regolati da Davide Persico (Team Colpack Ballan).

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