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Basket, Vianello vorrebbe ispirarsi a Sassari: "Non mollo, ma vorrei un aiuto"

Vianello cita come esempio "il Banco di Sardegna sostiene Sassari in maniera continuativa da oltre vent’anni, alle società municipalizzate o ad altri ambiti quali la grande distribuzione o le agenzie di lavoro".

Mentre l'OraSì occupa la sesta posizione in classifica ed è ampiamente in corsa per raggiungere i playoff per la promozione in serie A, il presidente Roberto Vianello è già proiettato alla prossima stagione. "Quello che affrontiamo - ha esordito - è un campionato pesante e non vogliamo trovarci nella stessa situazione della passata stagione". Il presidente ha ricordato la raccolta fondi di "Vogliamo continuare a giocare", "un gesto che non ha riscontro nella storia dei movimenti sportivi". Tuttavia è arrivato "l momento di correggere alcune cose che ritengo che a Ravenna non funzionino in modo propositivo".

"Nelle ultime settimane i miei collaboratori hanno compiuto un’indagine sul format degli sponsor delle squadre di serie A e serie A2 di pallacanestro - ha premesso Vianello -. I risultati dimostrano che ci sono mondi che sostengono in maniera determinante lo sport di quasi tutte le città coinvolte, ma non giocano un ruolo importante nella nostra città. Penso agli istituti bancari, laddove ad esempio il Banco di Sardegna sostiene Sassari in maniera continuativa da oltre vent’anni, alle società municipalizzate o ad altri ambiti quali la grande distribuzione o le agenzie di lavoro".

"A Ravenna, al di là di un grosso aiuto giunto quest’anno da Sapir, che è una società partecipata del Comune di Ravenna, non si è ancora riusciti a trovare il modo di fare rete e di coinvolgere queste realtà a favore dello sport cittadino - ha proseguito Vianello -. Questa riflessione è dovuta, nel momento in cui il nostro Club può concludere una stagione nella quale è riuscito a vincere la scommessa del trasferimento al Pala de André, a riempirlo e a disputare il miglior campionato della sua storia per quanto riguarda il risultato sportivo. Il mio interesse primario è rivolto alla pallacanestro, ma si tratta di un appello che deve riguardare ed essere condiviso da tutto il mondo sportivo cittadino: non so se spetti all’amministrazione comunale, ma è necessario che ci sia un’entità che metta insieme queste esigenze e che faccia cambiare un sistema che ad oggi non è funzionale".

Ha concluso Vianello: "Il mio desiderio per la prossima stagione è questo: non ho nessuna intenzione di mollare, ma vorrei un aiuto perché un Club come questo è diventato parte del tessuto sociale della città, e da esso va accompagnato. Non posso pensare che la stabilità e la programmazione di questa società possano continuare a dipendere solamente da me e da uno sponsor importante e appassionato come OraSì: dobbiamo prendere esempio dalle altre città e trasferire anche qui un certo modo di lavorare".  

A fare il punto della situazione anche il direttore generale Mauro Montini: “Il campionato che OraSì Ravenna sta per concludere ha certificato alcuni segnali importanti, dal raddoppio delle presenze al palasport al coinvolgimento del territorio, fino all’entusiasmo che siamo stati in grado di generare. Il passo successivo è di andare alla ricerca di una maggiore certezza delle proprie risorse, della possibilità di programmare e di consolidare. La presenza ormai costante nel secondo campionato di basket ha fatto sì che questo Club non sia più un bene privato del presidente Vianello, ma si sia trasformato in un patrimonio della città e del territorio di Ravenna; in questo momento la città è chiamata a cercare di valorizzarlo al massimo, ricercando altre forze, altri partners che siano in grado di condividere questo progetto e questo percorso. Il nostro obiettivo non è di raggiungere un picco isolato di budget, ma di ottenere la certezza di poter avere continuità nel medio periodo.”

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