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A Ravenna il Campionato Mondiale di Dragon Boat: "Una grande occasione per la città"

Da mesi la macchina organizzativa sta pianificando l'evento che vedrà atleti provenenti da oltre 30 nazioni, almeno 200 equipaggi e un numero di atleti di oltre 4300 unità.

La Canottieri Ravenna 1873 e la Federazione Italiana Dragon Boat e la Federazione Internazionale Dragon Boat in collaborazione col Comune stanno preparando il IX Campionato Mondiale di Dragon Boat che si svolgerà a Ravenna dal 3 al 7 settembre. Da mesi la macchina organizzativa sta pianificando l'evento che vedrà atleti provenenti da oltre 30 nazioni, almeno 200 equipaggi e un numero di atleti di oltre 4300 unità.

“Accogliamo con grande favore questa assoluta novità per Ravenna – ha esordito il vicesindaco Giannantonio Mingozzi – sia per le dimensioni dell’evento che per la significativa presenza delle  migliaia di persone che raggiungeranno Ravenna e visiteranno la città. Sarà anche l’occasione – ha aggiunto Mingozzi – di conoscere da vicino questo sport che si annuncia spettacolare”. Per l’assessore al turismo Andrea Corsini “la manifestazione si svolgerà in un periodo strategico, a cavallo tra la fine della stagione balneare e quella dei flussi verso la città d’arte, favorendo così la ricettività turistico alberghiera. Ma oltre a essere una importante opportunità per la nostra economia  - ha aggiunto Corsini – è anche una grande occasione per dare visibilità alla città e a tutti i soggetti cittadini coinvolti”.

Guido Guerrieri, assessore allo sport al suo secondo evento mondiale dopo quello del Beach soccer di qualche anno fa di cui ha ricordato “la grande festa di colori che le 16 nazioni partecipanti al campionato mondiale hanno creato a favore della per la nostra città” ha affermato: “In questo caso  l’impatto sarà superiore grazie alle 4mila presenze di atleti da tutto il mondo che si incontreranno alla Standiana per dare vita a una affascinante competizione e a creare occasioni di scambio culturale che spero arricchiscano il nostro territorio”.

Il Dragon Boat, barca del drago, e' una imbarcazione di indubbie origini cinesi, la sua forma costruttiva tende ad assomigliare ad un drago nel corpo, a prua con la testa ed a poppa con la coda di un immaginario, coloratissimo, agguerrito  "re delle acque“, lungo e filante tanto che alcune imbarcazioni misurano più di 20 metri con 40 membri di equipaggio. Nella tradizione cinese, infatti, Il drago e' il dominatore dei laghi e dei fiumi, regna le nuvole, comanda sulle piogge. Le prime gare di Dragon Boat risalgono a più di 2000 anni fa quando i contadini in occasione del 5° giorno della 5a luna del calendario cinese, rendevano omaggio in tal modo al drago chiedendo piogge ed abbondanza di acque per le proprie coltivazioni.

Nel tempo, poi, si sono aggiunte altre interpretazioni circa l' origine ed il significato di queste particolarissime e coloratissime gare. Il movimento internazionale di Dragon Boat ha ormai, da vari anni, varcato il confine orientale per approdare a livelli di federazioni nazionali negli Stati Uniti, in Canada, in Europa, in Australia ed anche in Africa. Il movimento ed i partecipanti non sono  conseguentemente legati all' esistenza di una locale comunità cinese. Gli atleti sono in genere membri dei più tradizionali circoli canottieri ( come a Ravenna ) se non proprio di uno specifico circolo di Dragon Boat (USA, Canada, Inghilterra, Francia, Germania, Estremo Oriente: Cina, Hong Kong e Singapore).

Da un punto di vista storico e tradizionale la più importante manifestazione mondiale rimane il Festival Duawu: rappresenta una delle tre festività più importanti nel mondo cinese ( le altre due per intenderci, sono il Capodanno e la Festa della Luna).  Da un punto vista sportivo la Federazione Internazionale organizza due tipi di campionati mondiali, ciascuno ogni due anni, alternandoli una volta all' anno : uno è il Campionato del mondo per equipaggi in rappresentanza delle nazioni, l' altro è il Campionato del mondo per equipaggi in rappresentanza dei circoli più rappresentativi delle singole nazioni.

La spettacolarità e il folklore di questa disciplina remiera che vede solo in Italia 6.000 praticanti e oltre mezzo milione nel mondo  attrae migliaia di appassionati e non ad ogni manifestazione. Le variopinte imbarcazioni mosse da venti vogatori al ritmo di un tamburino e condotte da un timoniere  si sfidano su diverse lunghezze dalle estenuanti regate di fondo agli entusiasmanti sprint sui  200 metri. L'intera manifestazione sportiva  si svilupperà secondo un protocollo stabilito dalla Federazione Internazionale di Dragon Boat che prevede peraltro una cerimonia inaugurale di "stile olimpico" con spettacolo di apertura e sfilata dei team partecipanti e  una dichiarazione di apertura dei mondiali pronunciata dal Sindaco di Ravenna congiuntamente al Presidente della Federazione Internazionale Dragon Boat. Questi e altri momenti caratterizzanti contraddistinguono un mondiale da ogni altra manifestazione sportiva dove  praticanti, appassionati e  curiosi vivono e partecipano all' evento con entusiasmo e divertimento.

Al programma strettamente sportivo si affiancheranno altre attività ludico-ricreative che vedranno coinvolti atleti e supporter fin dal primo settembre. Le regate si disputeranno su quattro giorni dal 3 al 7 settembre per un totale di 400 regate,  tutte le imbarcazioni omologate IDBF saranno fornite dal Comitato Organizzatore  garantendo così identici standard costruttivi e  performance idrodinamiche.
La Federazione  Internazionale Dragon Boat ha scelto la  Società Canottieri Ravenna 1873 per organizzare il XI Campionato Mondiale di Dragon Boat per Club: la Società è tra le più antiche d’ Italia per  il canottaggio e in quest’anno festeggia il suo 140° anniversario dalla sua fondazione.

A quasi un secolo e mezzo dalla sua nascita, la Canottieri Ravenna 1873 ha saputo distinguersi per gli innumerevoli titoli sportivi, nazionali ed internazionali, consapevole dell’ importante stima e considerazione che il mondo sportivo, e non, le riconoscono; accettando l’investitura  dei mondiali  si è assunta un impegno complesso, prestigioso, coerente con i principi che  da sempre la contraddistinguono.

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