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Gli organizzatori del Giro di Romagna: "Impossibile fare gare senza collaborazione"

Alla vigilia dei primi appuntamenti ciclistici, Extragiro chiede chiarezza alle istituzioni: "Ci troviamo sempre di fronte a richieste impossibili da sostenere"

A due giorni dal primo di una serie di appuntamenti agonistici messi in calendario, ExtraGiro, società che organizza fra l'altro il Giro di Romagna per Dante (in programma dal 22 al 25 aprile con finale a Ravenna), lancia un appello alla collaborazione da parte di tutti gli uffici delle Pubbliche Amministrazioni per non compromettere la ripartenza dello sport.

"Le procedure autorizzative e il lavoro per la messa in sicurezza delle gare vengono portate avanti come sempre con i massimi standard di professionalità, responsabilità e rispetto delle regole - affermano da ExtraGiro, tuttavia - la discrezionalità delle richieste avanzate da diversi organi della Pubbliche Amministrazioni, con tempi diversi e alternati, mette costantemente in estrema e inutile difficoltà tutti processi organizzativi. E non solo: questo modo di procedere di alcuni uffici mette in difficoltà le stesse Amministrazioni locali che credono nel ciclismo come sport e come indotto economico per il territorio".

"Non sbagliamo a credere che alcuni funzionari vedano una convivenza difficile tra il ciclismo e le loro attività ordinarie e con la vita sociale - prosegue il gruppo organizzativo di ExtraGiro -; mentre noi continuiamo a credere che è proprio attraverso uno degli sport più popolari, coinvolgenti ed emotivi, che si svolge all’aperto, che si debba fare leva per la ripartenza economica dei territori e per ritrovare il senso di un evento collettivo e sano. Nonostante le nostre convinzioni e l’energia che ogni giorno mettiamo in questa sfida, un detto popolare recita: 'Non si fanno le Messe a dispetto dei Santi'. Non si fa nulla contro la volontà altrui".

"Di fronte a questo bivio, a due giorni dalle gare in calendario, chiediamo che venga fatta chiarezza su come questo sport possa sopravvivere in modo semplice, seguendo iter idonei. Questo per non trovarci sempre di fronte a richieste impossibili da sostenere e a un clima relazionale inadeguato alla preparazione di un evento sportivo che deve andare anche e soprattutto a beneficio della comunità. Per fortuna incontriamo sulla nostra strada Amministrazioni “illuminate” che, come noi, credono nella ripartenza del comparto sportivo e nel ruolo dello sport nel rilancio del Paese - concludono da ExtraGiro -: ma senza collaborazione e dialogo da parte dei funzionari e degli uffici competenti, gli organizzatori non possono fare miracoli".

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