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Il Ravenna torna a colpire: Mandorlini e compagni battono anche l’Adriese

Dopo Poggibonsi il Ravenna può affrontare al meglio gli scontri diretti con Lentigione e Imola in una primavera che si annuncia caldissima per i colori giallorossi

 Il Ravenna è ripartito dopo la frenata delle ultime due settimane e ora approfittando della sosta può ritornare a pensare ad obiettivi nuovi e a parlare di traguardi solo impensabili qualche tempo fa. Grande merito dunque ai giallorossi che nel corso della stagione hanno saputo costruire un castello ricco di balestre pronte a colpire ma demerito (per fortuna ndr) anche di un campionato dove nessuna delle squadre che vanno per la maggiore allunga decisamente e dove l’equilibrio regna sovrano perché in soli cinque punti ballano quattro squadre e il Ravenna bracca il podio con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per pensare ad una stagione particolare nella quale scrivere, perché no, un lieto fine. E’ il Ravenna di sedici risultati utili nelle ultime diciassette gare che hanno fruttato un bottino di 36 punti, che ha vinto sei delle nove gare del girone di ritorno e che ora dopo Poggibonsi, può affrontare al meglio gli scontri diretti con Lentigione e Imola in una primavera che si annuncia caldissima per i colori giallorossi.

“Era una gara difficile per la mia squadra perché si trattava di ritrovare il morale e la fiducia intaccate dopo le ultime due gare. Proprio per questo avevo pensato di cambiare modulo per stimolare la squadra nell’applicazione del gioco senza preoccuparsi troppo del risultato. Devo ammettere che il primo tempo non sia stato all’altezza delle attese – spiega a fine partita mister Antonioli – perché giravamo palla troppo lentamente favorendo il loro atteggiamento difensivo che evidentemente avevano preparato. Una volta sbloccato il risultato, nel secondo tempo con il ritorno al nostro solito modulo le cose si sono semplificate e la squadra ha fatto bene portandosi a casa la vittoria senza soffrire più di tanto”.

La cronaca della gara - Sbarazzarsi dell’Adriese non è stato semplice perché l’avversaria specie nel primo tempo ha fatto tutto bene, ha chiuso tutti i varchi, ha portato undici uomini nel proprio fortino correndo tanto e dappertutto finché ne ha avuto per poi mollare davanti a una squadra superiore quando la spia della riserva segnava rosso già da un pezzo. Gare come quella di oggi la squadra ne ha disputate tante in questa stagione e averla fatta propria senza rischiare quasi niente è un bel segnale. Una prova di maturità, forza e convinzione indispensabile nelle ultime otto gare che l’attendono da qui al termine della stagione regolare. In partenza Antonioli cambia il modulo abituale inserendo nuovi elementi rispetto l’ultima uscita: entrano Mandorlini (ottima la prova del capitano) Mingozzi e Luzzi, autori entrambi di una buona prova.

La prima conclusione della partita è al 17’, quando Colman dai 30 metri conclude verso la porta ravennate con Venturi pronto a respingere, mentre la manovra giallorossa non trova sbocchi se non sulla fascia destra dove Ballardini fornisce la solita spinta senza trovare però il modo di fornire assists vincenti alle proprie punte Graziani e Broso ben controllati dalla retroguardia ospite. A dire il vero il centravanti giallorosso va in gol al 31’ su invito di Luzzi, ma l’arbitro su segnalazione del guardialinee annulla la rete (apparsa regolare). Si rifà però in chiusura di tempo il centravanti quando al 44’ approfitta di uno svarione dell’estremo ospite che vistosi battuto non fa di meglio che atterrarlo al momento della battuta causando il sacrosanto rigore che Broso realizza spiazzando l’avversario.

Nella ripresa entra Forte al posto di Graziani con il ritorno della squadra al modulo abituale con Rrapaj posizionato dietro le punte ed è proprio il jolly giallorosso che al 21’ raccogliendo una respinta di Milan sulla conclusione di Luzzi segna il raddoppio che chiude, di fatto, la gara nonostante al termine manchi ancora mezz’ora. La squadra giallorossa si limita ad amministrare senza affondare più di tanto, mentre gli ospiti si mostrano incapaci di una valida reazione a parte un tentativo attorno alla mezz’ora del giovane Marcandella bravo a sfondare sulla fascia con la difesa giallorossa a rifugiarsi in angolo.


 

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