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Dopo i danni del Covid, il paracadutismo vuole rispiccare il volo: "C'è tantissima richiesta, vogliamo tornare a volare"

"Speriamo adesso nel sole, perché i weekend sono ancora penalizzati da condizioni metereologiche non ottimali come la pioggia"

Anche il paracadutismo è stato duramente colpito dalla pandemia. L'attività, nata sul finire della prima guerra mondiale, conta oggi circa una ventina di scuole in tutta la Nazione. Una delle più importanti scuole di questo sport in Italia è nata nel 1989 ed è situata presso l'aeroporto di Ravenna, si chiama "Skydive Pull Out" e ha già ospitato diversi eventi internazionali dello sport in questione, come i mondiali del 2019. 

Il capocentro di questa associazione Lele Pini svela come il Covid abbia pesantemente inciso sul loro sport di competenza, anche a causa dei divieti di spostamento tra comuni e regioni: "L'attività è stata molto limitata. Tantissimi nostri associati provengono da diverse regioni: c'è chi viene a fare questo sport da Milano e Firenze. Già solo questo ha messo in ginocchio quella che poteva essere una normale attività di paracadutismo".

Nessun ristoro a sostegno di Skydive, che ha dovuto far contro sulla forza dei propri associati. La speranza è quella di tornare a volare già quest'anno: "La nostra associazione sportiva non ha ricevuto nessun tipo di supporto, abbiamo stretto i denti e cercato di lavorare il più possibile per poter sopravvivere a quello che poteva essere il costo fisso della manutenzione dell'impianto - continua Pini - I soci nel 2020 si sono particolarmente impegnati, in modo da riuscire ad andare avanti. L'anno scorso la percentuale dell'attività è scesa più del 50%, è stato difficile sicuramente. Quest'anno abbiamo la speranza di riprendere, anche perché lo sport è molto importante: in questo periodo c'è tantissima richiesta per i corsi di paracadutismo, perché la gente vuole tornare ad allenarsi".

Non solo il virus nell'ultimo periodo: anche il meteo sta 'mettendo il bastone tra le ruote' ai paracadutisti: "Speriamo adesso nel sole, perché i weekend sono ancora penalizzati da condizioni metereologiche non ottimali come la pioggia. Ogni settimana ospitiamo 3/4 allievi seguiti individualmente dai nostri istruttori - spiega Pini - ci auguriamo sia una buona stagione per lo sport perché tutti hanno voglia di tornare a fare attività. Speriamo di far tornare tanti ragazzi a saltare e a volare".

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