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Rugby serie C1, un Ravenna in emergenza capitola contro Bologna

Purtroppo, la squadra porpora oro continua ad essere priva di giovani e promettenti elementi parcheggiati nelle giovanili del Romagna e rischia di compromettere l’esaltante campionato dello scorso anno che portò alla promozione in C1

Un Ravenna Rugby, sempre in formazione di emergenza a causa dei soliti numerosi assenti (Zinzani, Di Discordia, Laghi, Sorrentino, Deggiovanni, Bado, Gardini M.) che costringe gli allenatori Mingolini e Cotignoli a schierare due esordienti, il pilone Ibra e il tre quarti Benelli, sconfitto 7-20 contro Bologna. Assenze che, per un motivo o per l’altro, condizionano sempre e comunque le prestazioni della squadra romagnola. Purtroppo, la squadra porpora oro continua ad essere priva di giovani e promettenti elementi parcheggiati nelle giovanili del Romagna e rischia di compromettere l’esaltante campionato dello scorso anno che portò alla promozione in C1.

E’ terminata domenica la prima fase del girone E della C1 e i ravennati classificandosi al penultimo posto, giocheranno la seconda fase, cioè una poule salvezza, con altre due compagini del girone emiliano-romagnolo già affrontate nella prima, cioè Imola Rugby e Castel San Pietro Rugby e tre squadre marchigiane classificatesi agli ultimi tre posti del proprio girone, vale a dire San Benedetto Rugby, Fano Rugby e Gran Sasso cadetta. Seconda fase, quindi, che si preannuncia impegnativa, sia sotto l’aspetto tecnico, essendo le marchigiane compagini molto scorbutiche e fisiche, oltre che sotto il profilo delle lunghe trasferte, senza contare la ristrettezza della rosa a disposizione dei coach ravennati. Fare previsioni non è compito facile, non si conosce con precisione la caratura tecnica dei nuovi avversari, si sa che il Gran Sasso, essendo la squadra cadetta della formazione maggiore che gioca in serie A, potrebbe beneficiare di eventuali rinforzi che occasionalmente riceverebbe dalla prima squadra, il Fano, dopo un inizio di campionato in sordina, pare avere goduto di rinforzi arrivati dalla vicina Pesaro che gioca in serie B, della squadra di San Benedetto non si hanno notizie concrete, se non che si tratta di una squadra molto fisica. Quindi, per i porpora oro, senza mai dimenticare la volontà di tutti di dare una svolta ad un campionato anonimo, cercando la vittoria sempre ogni domenica, verosimilmente si dovrà fare la corsa su Imola e Castel San Pietro, cosa che non appare impossibile, anzi, visti gli andamenti delle partite della prima fase, si possono nutrire fondate speranze di riuscita, sempreché si possa disporre di un organico il più possibile guarnito. Certo è che, se si dovesse fallire l’obiettivo e retrocedere in C2, sarebbe una grossissima occasione buttata alle ortiche, soprattutto per non avere saputo e voluto sfruttare le tante risorse giovanili che prestano la propria attività nella capo franchigia e che avrebbero giovato alla causa porpora oro.
Tornando all’incontro odierno contro Bologna, il Ravenna Rugby ha evidenziato le solite lacune difensive, scarso peso della mischia, difficoltà nelle ruck e anche placcaggi morbidi che hanno permesso la marcatura di due mete ai bolognesi, una delle quali viziata da un netto fallo di “in avanti” che l’arbitro (poco puntuale la sua direzione di gara) non ha visto. Meglio si sono comportati in altre fasi di gioco, dalle touche, alle maul avanzanti ed anche in fase di costruzione di gioco si sono visti buoni scambi tra i tre quarti, ma, come sempre, manca il guizzo finale, la precisione e la lucidità che porta alla marcatura. La meta porpora oro è stata segnata da Sangiorgi che ha finalizzato una maul avanzante, scaturita da una rimessa dalla touche a seguito di un fallo bolognese a metà campo. Gordini ha trasformato con precisione anche se da posizione angolata.

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