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Superbike a Magny Cours, Melandri prima fa il bravo scudiero. Poi si prende la vittoria

Una faccina triste nella tabella di segnalazione del pilota ravennate è l'emblematica fotografia di Gara 1 del Gran Premio di Francia, penultimo round del campionato delle derivate di serie.

"A volte nella vita bisognare un passo indietro per farne uno o due avanti". Marco Melandri con signorilità ha ceduto una vittoria sicura al compagno di squadra Sylvain Guintoli, in piena lotta per il titolo mondiale. Una faccina triste nella tabella di segnalazione del pilota ravennate è l'emblematica fotografia di Gara 1 del Gran Premio di Francia, penultimo round del campionato delle derivate di serie.

L'ex campione del mondo della 250cc ha obbedito agli ordini di scuderia, forse in cambio della garanzia di un impegno della casa di Noale, che da concentrerà tutti gli sforzi in MotoGp, anche in Superbike. "All'inizio ho perso in frenata alla curva 4 e sono andato largo - sottolinea Melandri -. Il ritmo era buono, ma nella vita bisogna fare un passo indietro per farne uno o due avanti. Ci sta, devo fare il bene della squadra. E' dura da accettare, ma devo guardare avanti e non indietro".

In Gara 2 la "faccina" è ricomparsa, ma Melandri si è preso la vittoria, precedendo l'Aprilia gemella del vicino di box. "L'ho fatto per il rispetto dei miei sponsor", ha detto. Guintoli ha riaperto il mondiale, approfittando dei due quarti posti el capoclassifica Tom Sykes (Kawasaki) alle spalle della Honda di Jonathan Rea prima e di quella di Leon Haslam poi.

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