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Superbike, Sykes già infiamma Imola. Melandri pensa alla gara

Venerdì c'è stato l'antipasto con il primo turno di prove ufficiali, che ha visto Tom Sykes già infiammare gli appassionati del campionato delle derivate di serie

E' atteso il pubblico delle grandi occasioni all'Enzo e Dino Ferrari di Imola per il settimo round del mondiale Superbike. Venerdì c'è stato l'antipasto con il primo turno di prove ufficiali, che ha visto Tom Sykes già infiammare gli appassionati del campionato delle derivate di serie. Mister Superpole ha piazzato infatti la sua Kawasaki Ninja davanti a tutti col crono di 1'47”218, precedendo di appena 112 millesimi un altro specialista dei sali e scendi del Santerno, Jonathan Rea (Honda), che nel 2011 era riuscito a salire sul gradino più alto del podio.

Terzo tempo per uno scatenato Michel Fabrizio, a 401 millesimi con l'Aprilia del team Red Devils Roma, davanti ad un ottimo Ayrton Badovini rigenerato dall'aria di casa (è biellese, ma vive a Castel Bolognese, ad una manciata di minuti da Imola), a 456 millesimi con la sua rossa 1199 Panigale. Alle sue spalle, staccato di appena 30 millesimi l'Aprilia del team Althea di Davide Giugliano, autore nelle battute finali della sessione di un lungo alla prima staccata del Tamburello. Ha lavorato sul passo gara Marco Melandri, sesto con la Bmw a 570 millesimi davanti all'Aprilia del leader del campionato Sylvain Guintoli, che a sua volta ha accusato un ritardo di 660 millesimi dalla vetta.

Superbike a Imola (foto di Cristiano Frasca)

Fabrizio, che nel 2010 ebbe modo di gustarsi il bagno di folla del Santerno dal gradino più alto del podio, ha ammesso di avere buon sensazioni anche in vista della gara: "Il passo è soddisfacente e magari ci può scappare il podio". Un risultato, ha chiarito il pilota romano, ottenuto grazie ad un ritrovato feeling col davanti, che gli mancava dalla trasferta oltre oceano in Australia. "Posso guidare come piace a me", ha evidenziato.

"Ci voleva - ha esclamato anche Badovini -. E' solo il venerdì, ma avevo bisogno di trovare delle belle sensazioni. Siamo veloci, ora non ci resta che migliorare la moto". Melandri ha lavorato sul passo gara, con difficoltà nell'impostare la variante bassa poichè "la moto è molto pesante". Nel complesso, ha sottolineato il ravennate, "sono soddisfatto, e penso che siamo riusciti a metterci alle spalle i problemi che avevamo avuto ad inizio campionato". L'obiettivo dell'ex campione del mondo della 250cc sarà farà una buona qualifica, perchè a Imola, ha evidenziato il pilota della Bmw, "è importante partire davanti".

Completano la top ten la Suzuki di Leon Camier, l'Aprilia di Eugene Laverty e la Kawasaki di Loris Baz, incappato in una caduta alla staccata della Villeneuve. A seguito dell'uscita di pista del francese è stata esposta la bandiera rossa per consentire la pulizia della pista. Ha preferito non rischiare Carlos Checa, appena dodicesimo sul tracciato che l'ha visto conquistare cinque vittorie nelle ultime sei gare. Lo spagnolo della Ducati, ancora non al top della condizione fisica per i postumi di un infortunio alla spalla sinistra, si è inserito tra la Bmw di Chaz Davies e la Honda di Leon Haslam. Curiosità per il debutto di Noriyuki Haga con la Bmw del team Grillini: il 'Samurai' ex Yamaha, Ducati e Aprilia non è andato l'oltre la 17esima piazza a 4.462 da Sykes.

A Imola non solo Superbike (foto di Cristiano Frasca)

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