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Tennis, per la prima volta Faenza in semifinale per lo scudetto di serie A1 femminile

Un risultato eccezionale per una squadra neo-promossa dalla A2, che fino a due anni fa era ancora in serie B

Per la prima volta nella sua storia novantennale, il 26 novembre e 3 dicembre il Tennis Club Faenza giocherà la semifinale scudetto di Serie A1 femminile. Un risultato eccezionale per una squadra neo-promossa dalla A2, che fino a due anni fa era ancora in serie B. Un successo che, oltre alla straordinario stato di grazia delle giocatrici, ha un ulteriore protagonista in Mirko Sangiorgi, il capitano di lungo corso della formazione biancazzurra.

Tutto nacque nove anni fa, quando la squadra era in B. "In quegli anni Flora Perfetti si sdoppiava nei ruoli di giocatrice e responsabile della panchina – racconta Mirko – Così la società decise di alleggerire il suo impegno e mi chiese di diventare il capitano della squadra. Accettai". Sangiorgi, classe 1967, è nativo di Brisighella, dove ha avviato la sua passione per il tennis. "Da giovanissimo ho fatto un po’ di attività agonistica senza grandi risultati: sono stato al massimo un “terza categoria”. Poi ho iniziato a collaborare con il maestro Fausto Farina mentre frequentavo l’Università: un corso di ingegneria non terminato per “colpa” del tennis. Lasciai gli studi ed iniziai a fare l’istruttore a Brisighella, dove nel frattempo erano stati fatti i campi coperti, quindi c’era la possibilità di lavorare dodici mesi all’anno". Negli anni Novanta la chiamata del circolo faentino: "Mi venne data l’occasione di venire a lavorare a Faenza. Dal punto di vista sentimentale non è stato facile, perché Brisighella era casa mia e quindi era abbastanza difficile staccarmi, però dal punto di vista professionale è stata una scelta vincente, perchè mi ha consentito di fare delle esperienze di un certo livello, che altrimenti non avrei potuto fare".

Oggi Mirko Sangiorgi al Tc Faenza è impegnato soprattutto nella Scuola Tennis per gli under 16, mentre nel periodo estivo la sua attività è incentrata sul Divertitennis, il Cree per bambini e ragazzi organizzato nel circolo di via Medaglie d’Oro. In più, da nove anni siede sulla panchina del team femminile. Una squadra che fino a tre anni sembrava destinata a diventare l’eterna incompiuta, con due finali consecutive perse per la promozione dalla Serie B alla A2. Altro che eterna incompiuta. Due anni fa il vento è cambiato e la squadra faentina ha iniziato un’incredibile scalata tuttora in corso: dapprima la promozione dalla B alla A2, poi subito quella in A1, ed ora la semifinale scudetto da matricola nella massima serie. "Abbiamo raccolto i frutti di quanto seminato in precedenza – commenta Mirko – Va ricordato che la squadra odierna per i suoi tre quinti (Scala, Pasini ed Arcangeli) è ancora quella maturata in serie B. Su questa impalcatura di base abbiamo inserito un solo elemento per anno, negli ultimi due anni (Zucchini e Balducci)". Sangiorgi in panchina mantiene sempre calma e lucidità, limitando allo stretto necessario le proprie osservazioni alle ragazze: "Nove anni seduto su questa panchina mi hanno insegnato molto. L'aspetto psicologico è la parte principale, però anche quello tattico è importante, perché a volte succede che una giocatrice perda un po’ la visione del match ed abbia bisogno di un aiuto, o perlomeno di conferme. Poi, chiaramente, le giocatrici sono tutte diverse. Ognuna ha un proprio carattere e una personalità forte. Altrimenti non sarebbero a questi livelli. Per esempio, Scala è talentuosa ed istintiva, mentre Balducci e Zucchini sono maestre e hanno un’esperienza tale che potrebbero loro stesse sedere in panchina. Ogni situazione va quindi gestita in modo diverso. Il mio, comunque, non è soltanto l'impegno di sedermi in panchina la domenica. Con le ragazze c'è un rapporto quotidiano, ci sentiamo regolarmente. E poi gestisco gli aspetti organizzativi, a partire dalle trasferte".

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