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Volley, la Cmc Romagna sfida i campioni d'Italia di Trento

I precedenti non sono confortanti (8-0 per Trento) ma l’obiettivo è quello di continuare ad esprimersi a buoni livelli e obbligare gli avversari a giocare la loro migliore pallavolo per prevalere

Archiviata la sconfitta con Perugia di mercoledì sera, i ragazzi di Waldo Kantor sono già proiettati al prossimo impegno di campionato di domenica che li vedrà opposti ai Campioni d’Italia della Diatec Trentino. I precedenti non sono confortanti (8-0 per Trento) ma l’obiettivo è quello di continuare ad esprimersi a buoni livelli e obbligare gli avversari a giocare la loro migliore pallavolo per prevalere, come commenta il vice coach della Cmc Giuseppe Patriarca: “Dopo la Lube e la Sir, ci aspetta un’altra partita molto difficile in casa: l’obiettivo è dare continuità alle nostre prestazioni per dimostrare a tutti che il nostro livello di gioco è quello visto a Monza, e in parte contro Perugia, e che per batterci bisogna giocare bene. Trento è una grande squadra e per provare a fare risultato dovremo giocare ad alto livello sia tecnicamente che tatticamente. Bisognerà essere cinici e contenere gli errori: così facendo se vorranno vincere dovranno giocare la loro pallavolo migliore”.

I trentini giovedì sera nel posticipo televisivo hanno archiviato in poco più di un’ora la pratica Piacenza, battuta 3-0 (25-21, 25-18, 25-14), dimostrando di aver smaltito la sconfitta subìta a Perugia domenica scorsa e di essere in un buono stato di forma, seppur ancora privi dello schiacciatore sloveno Tine Urnaut. Sulla sponda romagnola, ancora out Fabio Ricci che però ha iniziato a svolgere qualche lavoro differenziato sotto l’attento controllo del preparatore Simone Ade e del fisioterapista Domenico Costa. E’ inoltre probabile che anche Andrea Bari, bandiera trentina dal 2005 al 2013, non sia della partita a causa di un problema muscolare alla gamba destra insorto durante la partita contro Perugia.

Tante le stelle che il pubblico del Pala Credito di Romagna potrà ammirare domani, a partire dal palleggiatore della Nazionale Italiana Simone Giannelli all’opposto Mitar Djuric, fino al trascinatore vero e proprio, colui che ha ereditato il pesante fardello lasciatogli da Matey Kaziyski, il neo capitano Filippo Lanza. “Conosco bene l’evoluzione che ha fatto Pippo Lanza con la sua squadra – continua Patriarca – ricordo il suo esordio a Cuneo, io ero dall’altra parte della rete e lui era un giovane di belle speranze. Mi fa piacere vederlo ora esprimersi così ad alto livello, sia col Club che con la Nazionale".

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