Resta alta - nel 2022 il 56% dei casi - la percentuale di coloro che giungono a una diagnosi Hiv tardiva, cioè persone diagnosticate sieropositive che presentavano già la sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids)
Negli ultimi 16 anni il trend è costantemente in calo sia per gli uomini che per le donne. Resta alta, invece, la percentuale di chi arriva a una diagnosi tardiva: il 57%
"La diagnosi precoce è importante - evidenzia l'Ausl - Il virus Hiv si trasmette per via sessuale, attraverso rapporti non protetti - attualmente la via di diffusione largamente prevalente - o tramite sangue infetto"
Agli Hiv test days, oltre all’Ausl Romagna con gli ambulatori di Malattie Infettive, Malattie Sessualmente Trasmesse e SerT, hanno collaborato anche la Croce Rossa Italiana, l’Avis e l’associazione Nps Emilia Romagna Onlus.
Con la terapia adeguata, tempestiva e continuativa, il virus non creerà danno immunitario, la sua trasmissione sarà ridotta e si potrà avere una vita normale
Avis provinciale di Ravenna, come di consueto, organizza ulteriori punti di prelievo nelle piazza di Ravenna, Faenza e Lugo, mettendo a disposizione l'autoemoteca e un infermiere
Le nuove diagnosi di infezione da Hiv tra i residenti in Emilia-Romagna sono costantemente in calo: nel 2016 sono state 285, pari a 6,4 ogni centomila abitanti, nel 2009 erano 418
L’incidenza media nel periodo 2006-2011 è pari a 8,9 casi all’anno per 10.000 residenti ; nel 2011 l’incidenza è stata 7,9 per 100.000 cittadini residenti