L'operazione condotta da Ispettorato del Lavoro e Polizia di Stato ha portato alla scoperta di una ditta fittizia costituita al solo scopo di reclutare manodopera a basso costo
I tre sono accusati di aver trattenuto per sé denaro dalle retribuzioni, di aver violato le normative di settore sull'orario, il riposo settimanale, le ferie, la formazione e di aver minacciato ritorsioni nei confronti di chi voleva denunciare
L'associazione di volontariato: "Purtroppo non mancano anche sul nostro territorio, situazioni di caporalato e di grave sfruttamento lavorativo, nonostante da sempre esista e ci si batta per una cultura di tutela del lavoro"
Dallo sportello di ascolto per le vittime dello sfruttamento agli aiuti materiali per la sopravvivenza quotidiana: il duro lavoro dell'associazione faentina
Al mattino venivano condotti a lavorare per raccogliere frutta e verdura o potare gli alberi fuori dal territorio per tornare solo alla sera, guadagnando 50 euro al mese e lavorando fino a 80 ore settimanali
Giovedì mattina, nel corso dell’udienza per il rito abbreviato il Tribunale di Forlì ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata da CGIL, CISL e UIL dell’Emilia Romagna
"Sono convinto che sia necessario andare a fondo in questa vicenda, non solo per fare giustizia per questi persone sfruttate, ma anche per ribaltare una situazione terribile"
Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Pd Ravenna, commenta così l'operazione della Squadra Mobile di Forlì che ha portato all’arresto di quattro caporali che costringevano una quarantina di persone a lavorare nei campi dalle 60 alle 80 ore settimanali
Sfruttamento della manodopera e caporalato si rivelano ancora una volta una piaga del lavoro in agricoltura, non solo nel Sud Italia ma anche in Romagna e nel suo comparto agricolo avanzato
Percepivano 250 euro al mese a testa, di cui però 200 trattenuti per il vitto e un alloggio fatiscente costituito da un materasso in terra. E durante i turni non potevano neanche andare in bagno
Ravenna in Comune ha deciso di organizzare una serata per ritrovarsi e parlare della situazione insieme alle persone che negli ultimi tempi si sono occupate da vicino del “caporalato in salsa romagnola”
Mirko de Carli (Popolo della Famiglia): "Le notizie sulle due case di riposo per anziani di Bagnacavallo e Mezzano fanno emergere un quadro impressionante di sfruttamento del lavoro"
La Flai Cgil ha valutato l’impatto sul mercato del lavoro agricolo che questo provvedimento ha avuto nel primo anno di applicazione in provincia di Ravenna
I lavoratori erano arrivati non solo a pagare per poter iniziare a lavorare ma, in alcuni casi, gli ispettori avrebbero accertato che le consegne di denaro contante venivano corrisposte ai due “caporali” anche mensilmente
Massimo Manzoli, capogruppo in consiglio di Ravenna in Comune, ha depositato un ordine del giorno per l’istituzione di un osservatorio per la legalità e la sicurezza del lavoro
Il caporalato è un fenomeno che ormai, non riguarda più solo le campagne del Foggiano o l'Agro Pontino laziale. La nuova frontiera della schiavitù moderna è in preoccupante aumento anche sul territorio romagnolo
Era il “capo” in particolare che li pagava, che commissionava il lavoro a volte la notte stessa con poche ore di avviso, che li alloggiava in case in cui erano stipati in 13 con un solo bagno e i materassi in terra
Nel prosieguo delle indagini sono stati eseguiti alcuni controlli ispettivi in note aziende agricole della zona, dove lavoravano le persone che alloggiavano e dormivano nell’abitazione
"Da tempo - spiegano da Legacoop Romagna - abbiamo denunciato il fatto che il caporalato in agricoltura è purtroppo ormai una pratica criminale diffusa, che rischia di prendere piede anche in Romagna"
L’orario giornaliero poteva raggiungere le 14 ore di lavoro consecutivo anche in situazioni climatiche difficili, talvolta senza neanche fornire cibo ed acqua
Legacoop Romagna denuncia "l'utilizzo di finte cooperative e di società costituite allo scopo per offrire manodopera a basso costo con turni di lavoro massacranti, retribuzioni misere e la privazione dei diritti dei lavoratori"
Il sindacato: "Come abbiamo già avuto modo di denunciare, anche nella nostra provincia persistono condizioni di irregolarità, testimoniate dai dati dell’Ispettorato nazionale del lavoro"