Ghetti rinasce dalle ceneri: la concessionaria avrà l'esclusiva per i marchi del gruppo FCA
Dopo la crisi dovuta all'addio del gruppo Volkswagen, la svolta arriva dalla collaborazione con Fiat-Chrysler. A regime verranno occupati 40 addetti.
Dopo la crisi dovuta all'addio del gruppo Volkswagen, la svolta arriva dalla collaborazione con Fiat-Chrysler. A regime verranno occupati 40 addetti.
L' assessore Cameliani sottolinea, guardando alla vertenza Ghetti nel suo complesso, che "va apprezzato lo sforzo recente della famiglia Ghetti di Faenza di mantenere a Ravenna il punto di assistenza e vendita ricambi multiservice attraverso la possibilità di fare assistenza a diversi marchi automobilistici".
Martedì i lavoratori della concessionaria Ghetti hanno manifestato davanti alla sede di Ravenna a Fornace Zarattini "per difendere il loro posto di lavoro"
Martedì 11 giugno dalle ore 10 i lavoratori della concessionaria Ghetti scenderanno in sciopero e daranno vita ad un presidio, davanti alla sede di Ravenna a Fornace Zarattini, durante il quale faranno volantinaggio per spiegare le ragioni della loro protesta.
I lavoratori della concessionaria Ghetti, rappresentanti delle Istituzioni locali e delle Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato insieme lunedì mattina davanti alla sede della Volkswagen Italia a Verona
Lunedì i lavoratori della concessionaria Ghetti partono nuovamente alla volta della sede di Volkswagen Group a Verona. Questa volta saranno accompagnati oltre che dalle organizzazioni sindacali anche dagli enti locali
"Lunedì scorso nella sede della Provincia è stato aperto il tavolo della vertenza in cui le istituzioni e i rappresentanti sindacali e dei lavoratori hanno gettato le basi per risolvere in tempi brevi questa grave situazione"
Oltre settanta lavoratori della concessionaria Ghetti partiranno giovedì partiranno da Ravenna per raggiungere Verona per un presidio di fronte alla sede di Volkswagen Italia
Cgil Cisl e Uil, unitamente alla Confartigianato della provincia di Ravenna, hanno chiesto alla Direzione territoriale del lavoro di costituire un tavolo di crisi