Approvato il bilancio provinciale: 40 milioni per infrastrutture e viabilità e 23 per l’edilizia scolastica
Nella seduta di mercoledì 23 febbraio, il Consiglio provinciale ha approvato il bilancio 2022-2024
Nella seduta di mercoledì 23 febbraio, il Consiglio provinciale ha approvato il bilancio 2022-2024
Si è insediato mercoledì il nuovo Consiglio provinciale di Ravenna, dopo la rielezione a presidente di Michele de Pascale, sindaco di Ravenna
Il sito web della Provincia di Ravenna cambia veste scegliendo un modello di piattaforma che consentirà in modo intuitivo e rapido la ricerca e fruizione dei contenuti da parte del cittadino o dell’impresa
Si presentano anche i candidati e le candidate della lista collegata “Insieme per la Provincia di Ravenna” per il consiglio provinciale
Michele De Pascale, dopo la conferma a sindaco di Ravenna, cerca anche quella a presidente della Provincia ufficializzando la lista "Insieme per la Provincia di Ravenna" per le elezioni del 18 dicembre
Le tre Province della Romagna hanno da tempo avviato un percorso per individuare possibili collaborazioni nella progettazione di nuove soluzioni nell'ambito delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
L’incontro, che avrà lo scopo di presentare il Documento preliminare per poi acquisire contributi conoscitivi e valutativi, avverrà in presenza presso la sede della Provincia di Ravenna
La Provincia di Ravenna ha indetto due bandi di concorso pubblico per esami per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato
Nel corso della seduta di venerdì del consiglio provinciale, il Presidente della Provincia Michele de Pascale ha reso nota l'assegnazione delle deleghe ai consiglieri
Nelle prossime settimane il presidente della Provincia Michele de Pascale saranno ufficializzate le deleghe
"A Ravenna, a differenza degli altri territori, scadeva solo il Consiglio - spiega il presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale - mentre il mio mandato da Presidente scadrà nel 2020"
Mercoledì 31 ottobre verranno rieletti i componenti del Consiglio Provinciale di Ravenna. Si tratta di una nuova tornata elettorale riservata ai soli sindaci e consiglieri comunali dei 18 comuni che compongono la Provincia
Per coprire undici posti di profili diversi, la Provincia ha indetto avvisi di selezioni per mobilità esterna
Sul rendiconto della gestione 2017 della Provincia Gianfranco Spadoni ha esaminato a grandi linee le principali voci che compongono questo documento consuntivo, senza risparmiare critiche allo stato e alla regione
"Evitiamo il baratro. Siamo al collasso delle Province e delle Città Metropolitane, servono risorse per consentire l'erogazione dei servizi fondamentali ai cittadini e per tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori". Questa la sostanza delle rivendicazioni di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl nell'incontro con cui si è concluso il presidio in piazza del Popolo dei dipendenti della Provincia di Ravenna, nella giornata di sciopero nazionale dichiarato per venerdì. Una delegazione sindacale dei dipendenti provinciali, assieme al presidente della Provincia Michele de Pascale, ha infatti incontrato il Prefetto di Ravenna illustrandogli la gravissima situazione in cui versano i servizi fondamentali erogati dalla Provincia. "Le risorse che lo Stato ha sottratto al territorio della nostra provincia, nel triennio 2015-2017, derivanti dalle tasse pagate dai cittadini ravennati, assommano a 57 milioni di euro, impedendo di garantire scuole e strade sicure e dignitose. Questo devastante taglio è in aperto contrasto col dettato Costituzionale secondo il quale all'assegnazione di servizi devono corrispondere adeguati finanziamenti. Queste posizioni, che sono sostenute anche dal Presidente della Provincia, hanno ricevuto attestato di solidarietà da parte del Prefetto che ha concluso l'incontro dichiarando l'immediato inoltro di una lettera, contenente la richiesta di ripristino di risorse umane ed economiche, alla Segreteria della Presidenza del Consiglio, al Ministero della Funzione Pubblica, al Ministero Economia e Finanza e al Ministero degli Interni. Su questi argomenti, come sindacati abbiamo incontrato anche i parlamentari locali che, condividendo la necessità di scongiurare gli effetti dei tagli dei vari Governi che da Monti in poi si sono succeduti, si sono impegnati a presentare emendamenti alla legge di stabilità in discussione in questi giorni. E' evidente che, se nulla sarà fatto, qualcuno si dovrà assumere la responsabilità delle ricadute su servizi e dipendenti". "Le Province esistono ancora e devono dare servizi di qualità ai cittadini - spiegano i sindacati - Sono 57 i milioni di euro che lo Stato ha sottratto al territorio della nostra provincia nel triennio 2015-2017, impedendoci di garantire scuole e strade sicure e dignitose. Il taglio di risorse è andato di pari passo con il mantenimento del divieto di assumere personale. La combinazione di questi due elementi ha portato le Province allo stremo e all’impossibilità di garantire servizi dignitosi ai cittadini. La Provincia, da Cervia a Riolo Terme, deve essere messa nelle condizioni di poter garantire servizi fondamentali tra i quali: la manutenzione di 800 chilometri di strade che tutti percorriamo ogni giorno, anche in caso di neve o ghiaccio; la sicurezza, la manutenzione e il riscaldamento in 32 edifici scolastici frequentati da oltre 15mila ragazzi; i servizi della Polizia Provinciale, a tutela della sicurezza; i Centri per l'impiego, che con la crisi di lavoro servono più che mai.
Si svolgerà lo sciopero nazionale - proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per l’intera giornata - del personale delle Province per spiegare le conseguenze dei tagli di risorse sui servizi erogati ai cittadini
Per il presidente De Pascale "necessario garantire certezza di risorse e ripristinare la possibilità di assunzioni di personale"
" In questo lassismo, emerge Gianfranco Spadoni, che viene per rappresentare un caso unico della storia politica italiana"
E' quanto afferma il consigliere provinciale Gianfranco Spadoni, affermando come lo stesso Consiglio provinciale faccia davvero "il “minimo sindacale” per gestire la sopravvivenza"
"Altrettanto fondamentale che la Provincia possa darsi un nuovo assetto organizzativo in grado di interpretare al meglio lo specifico di ogni realtà territoriale nel quadro, appunto, di un rinnovato ruolo di ente d’ area vasta di secondo livello"
La proposta avanzata da Ivan Simonini ha incontrato l'appoggio del consigliere provinciale dei Civici Gianfranco Spadoni.