Decine di tortore morte al suolo in tutto il ravennate: colpa della pseudopeste aviaria
Stanno destando preoccupazione nel ravennate i ritrovamenti di uccelli morti - principalmente tortore - rivenuti al suolo privi di vita e senza ferite
Stanno destando preoccupazione nel ravennate i ritrovamenti di uccelli morti - principalmente tortore - rivenuti al suolo privi di vita e senza ferite
Gli uccelli appartengono a una specie particolarmente protetta che in Emilia-Romagna conta solo quaranta coppie
Per le associazioni ambientaliste: "Vanno predisposte tutte le azioni in grado di salvaguardare questo importante ritorno di biodiversità sulla costa romagnola"
Non si placa la polemica sulla strage di volatili nella Valle della Canna, uno degli ecosistemi più preziosi del panorama ambientale italiano. A intervenire sull'argomento venerdì è Potere al Popolo
È quanto chiede Giulia Gibertoni, consigliera regionale del Movimento 5 stelle, relativamente alla strage di anatidi nella Valle della Canna
Mercoledì mattina si è riunito il tavolo tecnico per l'emergenza di Valle della Canna convocato in via straordinaria dall'amministrazione comunale per monitorare la situazione
Sono scattati i primi sequestri su alcune aree della Valle della Canna, segnata da una strage di uccelli acquatici, nell'ambito del fascicolo aperto dalla Procura contro ignoti
Sono state ispezionate diverse zone della valle e presumibilmente alcune di queste verranno messe sotto sequestro
La pensa così il gruppo di Italia Nostra. Solo lunedì, infatti, il Parco del Delta del Po lunedì ha disposto la sospensione di qualsiasi forma di attività venatoria
La richiesta delle associazioni animaliste e ambientaliste è stata accolta. Il Parco del Delta del Po lunedì ha disposto la sospensione di qualsiasi forma di attività venatoria
A lanciare l'allarme sulla situazione nella Valle della Canna, sulla quale sta indagando anche la Procura di Ravena, è l'Enpa Emilia Romagna
Solo venerdì sono stati recuperati 1075 uccelli morti (di cui 35 trampolieri) e 185 ancora vivi. Circa 300 quelli recuperati nei giorni precedenti, di cui una sessantina i superstiti
"Una gestione che, di fatto, ha riservato le migliori attenzioni e risorse alle zone ricadenti nei territori “ferraresi”"
A titolo precauzionale, si invitano i cittadini a non recarsi nell’area, se non espressamente autorizzati, ad evitare di toccare gli animali morti o malati e a non portarli via