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La Virtus Bologna a Faenza per giocare a basket coi bambini - VIDEO

Nel campetto di recente costruzione al Parco Mita venerdì pomeriggio decine di bambini in seguito all'alluvione hanno potuto giocare felicemente con gli atleti delle 'V nere'

Fuori dal Parco Mita di Faenza, in via Filanda Vecchia, nelle immediate vicinanze del borgotto c’è la polvere, c’è il fango e ci sono ancora cumuli di macerie accatastati. Dentro all’area verde però, in un quadro completamente antitetico rispetto all’esterno, c’è un campo da basket di recente realizzazione, sul quale decine di bambini felici e sorridenti stanno tirando a canestro con qualche adulto. Gli adulti in questione sono gli allenatori, i giocatori e le giocatrici della Virtus Segafredo Bologna, contattati dal Sipem, la Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza che con personale qualificato già dal 2 maggio sta operando a Faenza.

Così su richiesta, e per il tramite dell’amministrazione comunale, Daniel Hackett, Alessandra Orsili e Francesca Pasa, oltre agli allenatori Davide Moro, Sebastiano Pedrazzani, Andrea Mazzarini e Chiara Renda sono arrivati in città, dedicandosi qualche ora insieme ai tanti bambini e bambine che hanno vissuto in prima persona la grave alluvione. Secondo gli psicologi sussistono vari segnali legati al fatto che l’emergenza successiva riguarderà la salute psicologica, in particolare tra le fasce degli anziani e dei più giovani. Fragilità da gestire anche grazie a momenti come quello con i giocatori e le giocatrici della società cestistica bolognese, che hanno risposto immediatamente alla richiesta.

“Io tra l’altro abito a Faenza, per cui ho visto da vicino il disastro dell’alluvione - spiega il direttore generale della Virtus Bologna Paolo Ronci -. Siamo stati ben felici di venire qui oggi con i nostri giocatori e i nostri allenatori su invito degli psicologi della Protezione Civile per portare qualche ora di felicità e di divertimento ai bimbi delle famiglie colpite dall’alluvione. Come club siamo attenti alle iniziative sociali, per cui quando è possibile interagire col territorio, soprattutto in situazioni di emergenza come queste, siamo orgogliosi e lieti di portare il nostro contributo cercando di generare qualche momento positivo”.

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