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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità

L'astrofisica ravennate Daria Dall'Olio al congresso internazionale 'Cap'

La studiosa ha presentato alla comunità scientifica il progetto di divulgazione dell'astronomia “Il cielo sopra di noi” realizzato dal planetario di Ravenna

Nei giorni scorsi l'astrofisica ravennate Daria Dall'Olio ha partecipato al CAP - “Communicating Astronomy with the public”: il più grande e importante congresso di divulgazione e comunicazione dell'astronomia, organizzato dall'Unione Astronomica Internazionale, che ha riunito in maniera virtuale oltre 1200 esperti del settore di tutto il mondo, a confronto sui problemi relativi alla comunicazione della scienza. In quest’occasione, Daria ha presentato alla comunità scientifica internazionale il progetto di divulgazione dell'astronomia “Il cielo sopra di noi”, nato e sviluppato insieme all'Associazione Ravennate Astrofili Rheyta e al Planetario di Ravenna, e che è stato recentemente insignito del prestigioso premio “Lara Albanese”, indetto dall'Associazione Planetari Italiani, Planit.

Oltre a convertire on line tutte le conferenze divulgative del proprio programma proponendole gratuitamente a tutti, ARAR e Planetario hanno creato appunto il progetto “Il cielo sopra di noi”, rivolto alle scuole e mirato a far fronte alle difficoltà emerse con la pandemia. Studenti e insegnanti sono stati coinvolti direttamente in una serie di attività per far rinascere in loro il senso di comunità e mitigarne l'isolamento: gli studenti hanno partecipato ad incontri e conferenze via zoom con i ricercatori, hanno realizzato interviste ad astronomi e astrofili, hanno seguito lezioni di astronomia on line e osservazioni guidate del cielo che si sono tenute in tempo reale, trasformando balconi e finestre in veri e propri osservatori astronomici.

Un lavoro importante e un bellissimo risultato, che Dall’Olio ha raccontato alla platea internazionale del congresso. “E’ stata una grande occasione, non solo perché abbiamo ricevuto feedback importanti per il nostro progetto ma anche per la possibilità di allacciare nuove collaborazioni ed espandere la nostra rete di contatti – racconta Daria Dall’Olio -. Al congresso hanno partecipato esperti della comunicazione provenienti da tutto il mondo, riflettendo sull'importanza della comunicazione non solo dell'astronomia ma anche della scienza in generale, sul ruolo del divulgatore scientifico e sul corretto uso dei mezzi di informazione e delle risorse informatiche. Purtroppo già da tempo si è visto come la corretta comprensione delle nozioni scientifiche sia troppo spesso minata da una cattiva comunicazione della scienza. Spesso le persone acquisiscono le informazioni scientifiche attraverso social network o mezzi di comunicazione di massa, e non hanno filtri per distinguere le bufale dalle notizie vere. Il problema era presente anche prima, ovviamente, ma è esploso con la pandemia: i risultati sono stati devastanti, causando una sfiducia da parte del pubblico nei confronti dei ricercatori, e della scienza in generale". 

"Il ruolo del comunicatore scientifico - continua l'astrofisica - è quindi fondamentale per far approdare correttamente un concetto scientifico: ma questa figura non può essere sola. Si devono creare sinergie a diversi livelli coinvolgendo le istituzioni e tutte le figure legate alla comunicazione, come per esempio insegnanti e giornalisti. Credo che con “Il cielo sopra di noi”, siamo riusciti a muoverci proprio in questa direzione. La nostra esperienza ha dimostrato l'importanza e l'efficacia di creare queste sinergie. In particolare, il coinvolgimento delle istituzioni e la collaborazione attiva con il corpo insegnanti ha fatto la differenza. Ora che abbiamo piantato il seme, vogliamo anche farlo crescere!”.

Daria Dall'Olio ha recentemente conseguito il dottorato di ricerca in astrofisica presso l'Osservatorio Spaziale di Onsala, gestito dalla Chalmers University in Svezia. Il suo ambito di ricerca è la formazione di nuove stelle e dei meccanismi fisici che ne regolano la nascita. Durante i suoi studi di dottorato ha vinto numerose borse di studio internazionali e recentemente è stata premiata al congresso “Astropol” dell'Unione Astronomica Internazionale per la migliore presentazione. Da sempre attiva nella divulgazione scientifica, ha creato il progetto “Costellazione Manga” in cui si avvale dei riferimenti astronomici presenti nei fumetti e nei cartoni animati giapponesi più popolari per spiegare concetti di astronomia e fisica.

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