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Lunedì, 29 Aprile 2024
Romagna terra di grandi personaggi

Romagna terra di grandi personaggi

A cura di Lorenzo Matteucci

Luigi Gaetano Marini: l’erudito romagnolo che diresse la Biblioteca Vaticana

Trasferitosi appena ventenne a Roma divenne paleografo ed epigrafista. Al sopraggiungere della Repubblica Romana, fu poi nominato primo custode della Biblioteca Apostolica Vaticana

Se nel Settecento il sapere enciclopedico era la massima aspirazione di ogni intellettuale, allora Luigi Gaetano Marini fu esattamente un uomo del suo secolo. Questo il suo ‘curriculum’ formativo prima di trasferirsi a Roma nel 1764: appena ventenne (era infatti nato a Santarcangelo di Romagna solo nel 1742), padroneggiava già la filosofia, il greco, l’ebraico e la storia naturale (per inciso, aveva anche istituito un museo di reperti naturalistici…), senza contare la laurea in utroque iure (cioè in diritto civile e in diritto canonico) conseguita a Ravenna. E pensare che doveva ancora toccare l’apice della sua vita intellettuale e professionale.

Una volta giunto nella città eterna, infatti, si dedicò alle iscrizioni antiche (il materiale a Roma di certo non mancava), divenendo paleografo ed epigrafista. Al sopraggiungere della Repubblica Romana napoleonica, Marini fu nominato archivista generale della Nazione, ma anche presidente della Biblioteca, dell’Archivio e dei Museo Vaticani. Anche al termine dell’esperienza repubblicana, mantenne il ruolo di primo custode della Biblioteca Apostolica Vaticana. In questi anni, ebbe accesso ad uno straordinario patrimonio di codici, iscrizioni e papiri, che valorizzò studiandoli e riordinandoli meticolosamente. Uno dei frutti del suo lavoro è l’opera I papiri diplomatici (del 1805), in cui pubblicò ben 146 documenti papiracei corredati di annotazioni. 

L’esperienza acquisita mentre ricopriva questi ruoli di prestigio lo portò ad accettare, nel 1810, la proposta di curare gli archivi pontifici, che si trovavano allora a Parigi, poiché Napoleone li aveva fatti trasferire in Francia. E proprio a Parigi, nel 1815, Luigi Gaetano Marini si spense, dopo essere divenuto un punto di riferimento imprescindibile per la storia della diplomatica e della paleografia latine.

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