A scuola di scrittura teatrale con il drammaturgo Eugenio Sideri
Presentato il progetto a cura del regista e drammaturgo ravennate Eugenio Sideri e di Enrico Caravita che prevede due laboratori di scrittura teatrale di prossimo avvio
Presentato il progetto a cura del regista e drammaturgo ravennate Eugenio Sideri e di Enrico Caravita che prevede due laboratori di scrittura teatrale di prossimo avvio. Si tratta di “Polimeri”: laboratorio base di scrittura teatrale: mostrare e provare, il processo creativo che scuote la mente dell’autore teatrale; lavorare con le parole e la carta, ma tenendo sempre gli occhi alla scena. 9 incontri, a partire dal 30 settembre dalle 18 alle 20 nella sede del Centro polivalente di Via Gramsci 27 Ravenna.
Costo di partecipazione € 110 (sconto 10% soci CoopAdriatica) e “Corpi”: laboratorio avanzato di scrittura teatrale (al laboratorio possono partecipare sono corsisti che abbiano già frequentato il laboratorio base già realizzato in primavera). Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a: eugeteatro@gmail.com; www.eugeniosideri.com. Carne-Viva, laboratorio di scrittura teatrale esiste grazie a: Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, Lady Godiva Teatro, Enrico Caravita Con il patrocinio di: CoopAdriatica In collaborazione con: Gruppo di lettura VivaVoce.
L’assessora alla cultura Ouidad Bakkali che ha espresso il suo sostegno alle attività di Eugenio Sideri e dell’associazione Lady Godiva di cui il regista è presidente. “Vogliamo valorizzare questa nuova esperienza teatrale di Sideri – ha dichiarato Bakkali – perché oltre a essere una opportunità per fare cultura attraverso il teatro, potrà diventare luogo di ricchezza e trasmissione di vissuti umani grazie all’interazione dei partecipanti”.
“Il laboratorio Carne-Viva - ha affermato Sideri - vuole prima di tutto essere un laboratorio, nel senso letterale del termine. L’immagine che abbiamo è quella di un laboratorio di chimica. Si sperimenta. Parole come chimica, chimica come scrittura. Elementi della vita. Elementi del teatro. Partendo appunto dalla scrittura teatrale. Carne-Viva vuole essere allora un contenitore di lavoro, dove si accetta di rischiare, di lottare, di scommettere nelle regole e contro le regole, accettandole e rinnegandole. In questo contenitore abbiamo pensato, innanzi tutto, a due laboratori e ad un progetto per l’infanzia. Accanto a questi momenti, vorremmo aggiungerne altri, sempre legati al filo conduttore scrittura-teatro. Il filo indissolubile e, secondo noi, necessario, che non lasci “solamente” parole scritte, ma le faccia vivere in scena”.