rotate-mobile
Cronaca

Agricoltura in ginocchio per la cimice asiatica: "Urge un sostegno ai frutticoltori"

A chiederlo è Veronica Verlicchi, capogruppo della lista civica La Pigna: "Siamo fortemente preoccupati dei gravi danni economici ai frutteti causati dall’incontrollata e incontrastata diffusione della cimice asiatica

"Urge un sostegno ai frutticoltori ravennati per i danni subiti dalla cimice asiatica". A chiederlo è Veronica Verlicchi, capogruppo della lista civica La Pigna. "Siamo fortemente preoccupati dei gravi danni economici ai frutteti causati dall’incontrollata e incontrastata diffusione della cimice asiatica - spiega la consigliera - Danni economici di notevole entità economica, calcolati in circa 250 milioni di euro nella sola Emilia-Romagna, che aggravano una situazione la già disastrosa delle imprese e degli operatori agricoli ravennati.  Eppure, quello dell’agricoltura é uno dei principali settori dell’economia del nostro territorio. E’ davvero preoccupante, quindi, che il sindaco Michele de Pascale si disinteressi e ignori completamente i problemi degli agricoltori ravennati, compresa l’emergenza della cimice asiatica. Eppure tra le infinite promesse elettorali - mai mantenute - generosamente elargite durante la sua campagna elettorale di candidato a sindaco nel 2016, de Pascale precisava nel suo programma che “occorre salvaguardare il futuro della frutticoltura ravennate colpita dall’emergenza della cimice asiatica”".

"La grave crisi che da anni colpisce con sempre più forza l’agricoltura ravennate, e quindi le imprese agricole operanti nel Comune di Ravenna, ha fortemente ridotto sia il numero delle aziende sia l’occupazione, con decine e decine di posti di lavoro a rischio nel breve futuro - continua Verlicchi - La mancata attivazione di misure risolutive sull’emergenza cimice asiatica provocherà una serie di effetti gravi, quali un’ulteriore riduzione del numero di imprese agricole, nonché una limitazione della biodiversità vegetale, con il conseguente crollo delle produzioni di grande qualità. Occorre, pertanto, sviluppare un’azione congiunta tra il Comune di Ravenna, le organizzazioni agricole, la Regione Emilia-Romagna, il Ministero delle Politiche Agricole e il mondo della ricerca, finalizzata al sostegno alle imprese frutticole oggi completamente abbandonate nel contrasto alla cimice asiatica. Di conseguenza vanno vanno condivisi contenuti e motivazioni del documento elaborato dal Tavolo Verde della provincia di Ravenna, che richiede al Governo l’emanazione di un decreto che consenta l’autorizzazione all’importazione e all’utilizzo dell’antagonista naturale della cimice asiatica (come ad esempio la vespa samurai), considerando che è già stato firmato il decreto che permette la sua sperimentazione. Va effettuata la revisione dei disciplinari produttivi in funzione dell’emergenza, con deroga sulle norme agroambientali in funzione del contrasto della cimice asiatica e la modifica della L. 102/2004 sulle calamità naturali per consentire l’accesso ai finanziamenti e ai risarcimenti e l’accesso a sgravi contributivi e fiscali per le imprese frutticole, con risorse dedicate per il sostegno economico delle spese. E’ necessario, a nostro avviso, sostenere il potenziamento della ricerca per ogni attività di limitazione e contrasto alla presenza dell’insetto, con l’utilizzo di insetti antagonisti e specifici presidi fitosanitari atti a consentire l’autorizzazione all’utilizzo di tutti i presidi fitosanitari possibili (anche nei periodi pre e post fioritura) per contrastare la diffusione, con richiesta da parte della Regione e autorizzazione dai Ministeri competenti".

"Non c’è più tempo da perdere: il Comune di Ravenna deve essere parte attiva nel sostegno alle imprese frutticole e nella richiesta alla Regione e al Governo di predisporre tutte le iniziative per il risarcimento dei danni economici subiti dalle imprese agricole e per eliminare o ridurre drasticamente la presenza della cimice asiatica - conclude la consigliera d'opposizione - La cimice asiatica non aspetta certamente le lungaggini della politica. Al fine di stimolare de Pascale, abbiamo depositato un ordine del giorno in Consiglio Comunale, che auspichiamo sia sostenuto favorevolmente da tutti i gruppi consiliari, per impegnare il sindaco e la giunta municipale a sollecitare il Parlamento, il Governo e la Regione Emilia-Romagna per lo stanziamento dei fondi necessari per il risarcimento dei danni economici patiti dalle imprese, per una rapida diffusione dell’insetto antagonista al fine di limitare la diffusione della cimice asiatica, oltre alle altre azioni indicate nel documento del Tavolo Verde della provincia di Ravenna. Infine, va approntata al più presto una campagna del Comune di Ravenna per informare i soggetti interessati su come uccidere gli esemplari di cimice asiatica che con il freddo tendono a ripararsi nelle case, nei magazzini e nei garage".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Agricoltura in ginocchio per la cimice asiatica: "Urge un sostegno ai frutticoltori"

RavennaToday è in caricamento