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Cronaca

Alluvione, decine gli interventi su Ronco e Montone. De Pascale: "La Romagna esca indennizzata e più sicura"

A Filetto il primo dei due incontri tra Comune, Regione, Consorzio di bonifica e comitati. Presente anche la vicepresidente dell'Emilia-Romagna Irene Priolo: "2.5 miliardi per la ricostruzione sono una risorsa robusta ma non sufficiente"

Un'occasione per aggiornare sullo stato degli interventi, per ambito di competenza, nella ricostruzione post alluvione. E anche un modo per ascoltare le istanze dei tanti cittadini, oltre un centinaio, che sono intervenuti nella serata di lunedì a Filetto, all'assemblea pubblica promossa dal Comune di Ravenna in collaborazione con i comitati degli alluvionati, focalizzata sulle aree del Forese Sud. La seconda riunione si svolgerà il 22 aprile al CinemaCity, sempre a Ravenna, per parlare delle zone del Serraglio e di Fornace Zarattini.  

Al tavolo degli interventi il sindaco Michele De Pascale, affiancato dall'assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte, dalla vicepresidente e assessora alla Protezione Civile della Regione Emila-Romagna, Irene Priolo, da Stefano Francia e Lucia Capodagli, presidente e direttrice generale del Consorzio di bonifica della Romagna e da Marco Bacchini, responsabile dell’ufficio di Ravenna dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. 

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De Pascale: "Tenere alta l'attenzione alta su tutti i fiumi della Romagna"

Ad aprire il dibattito è stato De Pascale, che dopo aver ricordato di come sarà a breve possibile per i comitati accedere al cospicuo fondo di donazioni arrivate del Comune di Ravenna, ha fatto il punto sulle opere pubbliche. Per le quali, ha spiegato, sono state stanziate fin da subito le maggiori risorse dalla gestione commissariale. "Le opere sono identificate in due categorie, quelle che necessitano di ripristino e ricostruzione e quelle che servono ad aumentare la sicurezza del territorio. Ma esistono diversi interventi intermedi, come i lavori di aumento della portata idraulica dei ponti". 

De Pascale ha ricordato che le grandi portate d'acqua sono arrivate a Ravenna da esondazioni esterne al territorio comunale. "Ecco perché occorre tenere alto l'interesse, anche insieme ai comitati, sulle opere che riguardano i fiumi. La rete consortile da sola non basta, quasi tutti i fiumi romagnoli attraversano Ravenna. La struttura commissariale si è posta lo sfidante obiettivo di arrivare ai cosiddetti piani speciali da presentare entro giugno, che verranno finanziati con 2.5 miliardi. Noi abbiamo inserito più progetti possibile già in questa fase, considerando una serie di opere che attendevano canali di credito da anni. Dall'alluvione la Romagna deve uscire indennizzata e soprattutto più sicura".image00012-4

Il Consorzio di Bacino in campo con 40 cantieri nel ravennate 

"Come Consorzio di Bonfica - ha aggiunto il presidente Francia - abbiamo candidato molti progetti nell'ambito delle tre ordinanze commissariali (la n.6, la n.8 e la n.19, ndr) emanate tra settembre, ottobre e metà gennaio. In modo da candidarci a ulteriori interventi, una volta che sarà pronto il piano di ricostruzione generale". "Stiamo mettendo a terra 40 interventi nel ravennate - ha affermato la direttrice generale del Consorzio Capodagli - che possiamo finanziare solo tramite le ordinanze, visto che il nostro statuto non consente di fare investimenti ma di occuparci solo di gestione e manutenzione del territorio. A oggi 17 cantieri sono conclusi, per un totale di 576mila euro. Altri 10 sono in corso, per un investimento di 3.9 milioni mentre ulteriori 19 milioni saranno destinati ai lavori in fase di progettazione". Nella sola area tra Filetto e Roncalceci, tra opere concluse e in corso, sono stati stanziati quasi 7.5 milioni di euro. Cantieri che vanno dal ripristino al potenziamento delle portate degli impianti alla sostituzione delle elettropompe. Di rete stradale ha parlato invece l'assessore comunale Del Conte. "Oltre ai lavori su scuola e biblioteca - ha ricordato - abbiamo effettuato una ricognizione sulle urgenze e, tramite l'ordinanza n.13 del commissario, abbiamo ottenuto 10 milioni per la rete viaria delle aree alluvionate. Saranno destinati alla manutenzione straordinaria delle strade e al rifacimento dei ponti che qui, in particolare, coinvolgerà quelli di via Pugliese e via Angaia".  

Priolo: "Non sufficienti 2.5 miliardi. Nessuna certezza su risorse aggiuntive dal Pnrr"

Sul tema delle risorse e della filosofia con cui anche la Regione si sta muovendo per la presentazione dei piani speciali ha fatto il punto la vicepresidente Irene Priolo. "I 2.5 miliardi in dotazione per la ricostruzione pubblica - ha specificato - sono una risorsa robusta ma non sufficiente, anche alla luce delle istanze del territorio. Attualmente sono state già impegnate le somme per le annualità 2023 e 2024, restano disponibili 800 milioni per il 2025 sui quali dobbiamo concentrare i nostri interventi. I piani speciali, che saranno discussi in fase preliminare in cabina di regia il 22 aprile, dovranno allegare una declaratoria con la stima economica degli interventi. Sui cantieri già avviati e su quelli in essere e in progettazione la Regione si sta già muovendo nell'ottica pensata per i piani, puntando sulla messa in sicurezza del territorio. In totale sono 402 gli interventi a livello regionale, di cui 130 conclusi, per un totale di 343 milioni di euro". 
Di questi, ha aggiunto, 39 riguardano interventi su Ronco e Montone, per i quali, come per tutti i fiumi, l'obiettivo è aumentare la capacità di laminazione. "Realizzare casse di laminazione ha costi importanti e a oggi abbiamo ancora l'incognita dei fondi Pnrr. Il ministro Raffaele Fitto, a gennaio, ci ha annunciato lo stanziamento di ulteriori 1.2 miliardi per l'alluvione, ma ad oggi manca un decreto che lo confermi. E comunque, un'eventuale risorsa aggiuntiva, arriverebbe non prima del 2027, visti i tempi di rendicontazione del Piano", ha concluso la vicepresidente.  

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