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Cronaca

Si voleva unire all'Isis, il giudice conferma il carcere per Louati

Resta in carcere Noussair Louati, il 27enne tunisino che il 22 di aprile è stato arrestato dalla polizia per il nuovo reato di “arruolamento” nelle compagini terroristiche, come appunto l'Isis, il gruppo terrorista islamico siriano

Resta in carcere Noussair Louati, il 27enne tunisino che il 22 di aprile è stato arrestato dalla polizia per il nuovo reato di “arruolamento” nelle compagini terroristiche, come appunto l'Isis, il gruppo terrorista islamico siriano a cui Louati voleva aderire. A confermare il carcere è stato il Gip di Bologna Letizio Magliaro, a cui il tribunale di Ravenna aveva rimbalzato la pratica per incompetenza territoriale. Il 27enne era sotto lo stretto controllo dalla Digos di Ravenna e di Bologna per la sua attività di sostegno ideologico sui social metwork alla tesi dell'Isis.

Ma non è tanto questo ad aver fatto scattare l'arresto. A febbraio, Louati aveva tentato di chiedere un sostegno economico per recarsi in Siria e combattere con l'Isis, rivolgendosi ad una moschea milanese. Gli agenti lo avevano infine bloccato poco prima di partire per la Germania. Il caso è finito nelle mani del tribunale di Bologna in quanto il caso e' stato assegnato alla Direzione Antimafia di Bologna, pm Antonio Gustapane. Per il gip decisive sono le intercettazioni telefoniche, che manifestavano la chiara volontà del soggetto di recarsi in Siria e combattere a fianco dell'Isis.  

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