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Cronaca

Atti vandalici nel Parco della Pace, l'associazione: "Troppi anni di abbandono da parte del Comune"

Mariella Busi De Logu (Dis-Ordine): "Potrebbe essere un luogo ricco di iniziative culturali e artistiche. Invece niente di niente. Il nulla, l’abbandono, il vuoto e l’assenza"

Nella notte del 15 aprile, Parco della Pace, in via Marzabotto a Ravenna, ha subito atti di vandalismo che hanno danneggiato la fontana in mosaico “Le chaos et la source de vie” dell’artista belga Claude Rahir. Sulla vicenda interviene Mariella Busi De Logu dell'associazione culturale Dis-Ordine che riflette sulle affermazioni post atto vandalico dell’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia. L'assessore aveva detto: "In questi anni il Comune con collaborazioni importanti ha intrapreso un lavoro progressivo ma costante di restauro delle opere che vi sono ospitate".

Vandalizzata la fontana dell'artista belga Claude Rahir al Parco della Pace

"Al gentile assessore vorrei consigliare di proporre un’indagine conoscitiva per rendersi conto di quante e quanti ravennati sono a conoscenza di avere nella loro città il Parco della Pace - afferma l'esponente dell'associazione - Il Parco si trova a circa un chilometro dal centro della città. È circondato da edifici scolastici e da abitazioni. Potrebbe essere un luogo ricco di iniziative culturali e artistiche. Invece niente di niente. Il nulla, l’abbandono, il vuoto e l’assenza. Nessuna indicazione: i nomi degli artisti sono illeggibili, non è segnalato né ai cittadini, né ai turisti, non è presente nelle guide della città. Assente una bacheca che ne descriva le origini, le ragioni artistiche e umanitarie. Le targhe originali rimosse non sono state sostituite in modo adeguato. Il parco quindi è ignorato, è muto perché risiede in una città un po’ distratta che a volte non riconosce i doni, perché di doni si tratta, di persone come Isotta Fiorentini Roncuzzi", alla quale si deve la realizzazione del parco.

"Per ridare vita al Parco della Pace credo sia necessario ripartire proprio da qui, dal coinvolgimento di ragazze e ragazzi in Azioni, Eventi, lezioni all’aperto, dove le grandi opere conversano con alberi maestosi. La conoscenza del Parco e del mosaico contemporaneo a Ravenna è iniziato tre anni fa in alcune classi del Liceo Classico Dante Alighieri che in collaborazione con l’Associazione Dis-Ordine hanno realizzato due mosaici, uno dei quali rappresenta proprio la rielaborazione di un particolare di un’opera presente nel Parco. Mi risulta sia in atto un progetto ideato da Serena Simoni insegnante di Storia dell’Arte al Liceo Artistico, che riguarda la mappatura di mosaici e di opere contemporanee sparse, senza indicazione alcuna, in città e coinvolge Liceo Artistico, Accademia di Belle Arti e Comune - conclude Busi De Logu - Fino a quando non verrà restaurato continuerò a progettare e realizzare, con scuole diverse, Azioni nell’ Albero della Vita".

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