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Cronaca

Autovelox tagliato, De Pascale: "Un attacco intollerabile, il rispetto delle regole è un dovere"

L'impianto di rilevazione della velocità è stato trovato abbattuto venerdì mattina, ma in precedenza era stato trovato un cartello in via Bellucci. Il sindaco: "Non si può tollerare questo attacco generalizzato alle istituzioni preposte alla sicurezza stradale"

Potrebbe esserci la firma di 'Fleximan' dietro il palo di sostegno dell'autovelox abbattuto in via Dismano, alle porte dell'abitato di Osteria. La scoperta è stata fatta venerdì mattina: il palo metallico che reggeva l'impianto di rilevazione della velocità è stato tagliato alla base, facendo poi crollare l'autovelox nei campi a lato della strada. Sul posto, in mattinata, era presente un tecnico per lo smontaggio dell'impianto. Nel frattempo un cartello con la scritta "Arrivo Fleximan" era apparso ieri in via Bellucci a Ravenna: era stato affisso sull'autovelox attivo dallo scorso 25 ottobre sulla strada che porta dalla zona del Pala De Andrè verso il centro della città. Su entrambi questi atti dunque si delinea la "firma" di 'Fleximan', ignota figura che avrebbe abbattuto vari velox fissi, con l'ausilio di un flessibile, in Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Per il danneggiamento aggravato, informata l'autorità giudiziaria dei fatti, indaga la Polizia Locale di Ravenna.

autovelox abbattuto via dismano osteria

Sulla vicenda interviene anche Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente dell’Unione Province d'Italia: "Il dibattito sugli autovelox è uno specchio del rapporto che una parte del nostro Paese ha con il rispetto delle regole. Viene messo in discussione il principio stesso per cui chi non rispetta regole e limitazioni imposte dalla legge debba essere sanzionato e si giustificano persino le azioni violente che si stanno verificando in diverse zone d'Italia. Gli autovelox non devono essere considerati dai cittadini come un mezzo per fare cassa di Comuni e Province, ma come un presidio per garantire la sicurezza e salvare vite. Vengono installati sulla base di dati sull'incidentalità e nella stragrande maggioranza dei casi su richiesta pressante dei comitati di quartiere che non sopportano più l'alta velocità di alcuni automobilisti. Di fondo, purtroppo, sta passando un messaggio molto pericoloso: che le regole possano essere liberamente infrante a discrezione del singolo cittadino senza conseguenze. E' assolutamente legittimo discutere di quale limite sia più appropriato nelle diverse zone del territorio, così come sarebbe opportuna una riflessione più ampia sulle sanzioni, che devono essere proporzionali rispetto alle infrazioni commesse, ma non si può tollerare questo attacco generalizzato alle istituzioni preposte alla sicurezza stradale e al rispetto delle regole".

cartello-fleximan

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