Commemorata la memoria di don Minzoni nella scuola media a lui dedicata

Nell’90° anniversario della morte del sacerdote ravennate don Giovanni Minzoni (23 agosto 1923, ad Argenta), vittima della feroce violenza fascista, l’Istituto Comprensivo “San Biagio” di Ravenna e l’Istituto Comprensivo “Valgimigli” di Mezzano ne hanno onorato la memoria con una cerimonia pubblica, che ha avuto luogo nella scuola secondaria di primo grado ravennate a lui intitolata.

Alla cerimonia hanno partecipato, oltre ai due dirigenti scolastici Carla Solaini e Giancarlo Frassineti, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Ravenna Maria Luisa Martinez, il presidente del Consiglio comunale di Ravenna Livia Molducci, il parroco di Sant’Agata don Giuliano Trevisan, lo storico dell’Istituto Storico della Resistenza Gian Luigi Melandri, relatore, la consigliera dell’Associazione Don Minzoni di Argenta Daniela Mazzoni, il presidente dell’Associazione Caritas in Veritate Sirio Stampa, i rappresentanti dell’Udc ravennate Alvaro Ancisi e Nicola Grandi.

Martinez (poi assentatasi per esigenze di servizio) ha raccomandato agli operatori scolastici, dirigenti e docenti, di tradurre in attività didattica utile e formativa per gli studenti le riflessioni e gli spunti stimolanti che le commemorazioni fanno emergere. Solaini ha, in merito, ricordato le attività didattiche sul sacerdote ravennate svolte nella scuola da diversi anni, con lavori conclusivi di pregio prodotti dagli studenti.

Frassineti ha ripercorso le commemorazioni svoltasi nella scuola Don Minzoni a partire dall’anno 2000; mentre in passato l’organizzazione era a cura dell’Udc ravennate, ospitato dalla scuola, quest’anno l’organizzazione è stata dei due Istituti Comprensivi. Ha ricordato l’opera coraggiosa e determinata svolta dal sacerdote per risvegliare nei giovani delle coscienze libere, interessate alla vita, fiduciose in se stesse. In questo c’è tutta l’attualità del suo insegnamento: anche oggi la realtà giovanile è disorientata dalla perdita di valori e di ideali e un educatore/insegnante è chiamato a prodigarsi per evitare che i giovani si adattino passivamente alla società liquida, dell’effimero, priva di senso profondo, prospettando in alternativa un futuro da costruire imperniato sui valori.

Melandri, noto autore di pregevoli saggi su Don Minzoni, ha contestualizzato l’intensa opera minzoniana nel difficile dopoguerra, sottolineandone l’azione concreta, energica sviluppata dal sacerdote per tutta la comunità di Argenta, soffermandosi in particolare sulla missione di educatore dei giovani e sull’eredità lasciata alle nuove generazioni dal messaggio minzoniano. Molducci ha ringraziato i due Istituti comprensivi, e prima di allora l’Udc ravennate, per aver dato luogo nel tempo a queste celebrazioni, che sono diventate le commemorazioni della città di Ravenna del 23 agosto per don Minzoni; ha rimarcato l’intuizione del sacerdote, tra i primi in Italia,  nel comprendere le grandi potenzialità educative possedute dal nascente scoutismo.

Don Trevisan ha evidenziato la figura di martire, e quindi di testimone, di Don Minzoni, con l’augurio che la scuola porti i nostri giovani ad essere a loro volta testimoni di valori. Stampa ha associato la figura di don Giovanni Minzoni ai tanti cristiani perseguitati oggi in alcune parti del Mondo per il loro volere essere coraggiosi portatoti del messaggio cristiano. Mazzoni ha portato i saluti dell’Associazione Don Minzoni di Argenta, impegnata da oggi pomeriggio in diverse iniziative celebrative. Dopo la benedizione ai presenti e alla scuola da parte di Don Giuliano Trevisan, la cerimonia si è conclusa con l’inaugurazione di una targa commemorativa del sacerdote e di questo anniversario apposta sulla gigantografia del sacerdote presente nell’atrio della scuola.