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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Auto elettriche, ecco le colonnine di carica

"Abbiamo dato continuità al lavoro per arrivare a completare la realizzazione di una infrastruttura per i mezzi elettrici che sia integrata nel progetto 'Mi muovo'", ha sottolineato Peri

Venti nuove colonnine di ricarica per permettere alle auto elettriche di muoversi tra tutte le città dell’Emilia-Romagna. Grazie al nuovo Protocollo d’intesa firmato da Enel e Regione e con le città di Forlì, Cesena, Ferrara e Ravenna diventano ora dieci i capoluoghi che aderiscono al progetto pilota - avviato nel 2010 - per lo sviluppo del trasporto sostenibile grazie ad una rete di infrastrutture di ricarica “intelligenti” e innovative per le auto elettriche. 

Il nuovo protocollo d’intesa è stato siglato a Bologna alla presenza del direttore della Divisione Infrastrutture e Reti di Enel; Livio Gallo, dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alfredo Peri, degli assessori alla Mobilità dei Comuni di Cesena e Ferrara, Maura Miserocchi e Aldo Modonesi, del sindaco del Comune di Ravenna, Fabrizio Matteucci.

L’intesa prevede che Enel installi, in ognuna delle quattro città e nei prossimi mesi, cinque nuove colonnine di ricarica, secondo un programma condiviso con le amministrazioni comunali e valutando le specifiche caratteristiche di ciascun centro urbano, le esigenze di trasporto di cittadini e turisti, con particolare attenzione al pendolarismo e ai circuiti artistici e culturali. Saliranno così a 120 le colonnine per i veicoli elettrici in regione, in grado di fornire un servizio diffuso, capillare e di facile utilizzo per chi decide di guidare veicoli elettrici per il trasporto di persone o merci anche per spostarsi fuori dalle città.

“Con l’adesione di Cesena, Ferrara, Forlì e Ravenna - ha dichiarato Gallo - il Progetto-pilota Emilia-Romagna si arricchisce in modo significativo, con la quasi totalità dei suoi Capoluoghi impegnati nella diffusione della mobilità elettrica, grazie alla sperimentazione e implementazione dei nostri sistemi tecnologici più innovativi per la ricarica dei veicoli elettrici. Un progetto che colloca l’Italia ai primi posti in Europa e che vede nella Regione Emilia-Romagna un grande laboratorio per l’innovazione”. 

“Abbiamo dato continuità al lavoro per arrivare a completare la realizzazione di una infrastruttura per i mezzi elettrici che sia integrata nel progetto ‘Mi muovo’”, ha sottolineato Peri. “Si tratta di offrire ai cittadini un servizio con caratteristiche di omogeneità e trasversalità che sarà potenziato progressivamente con l’aumento della diffusione dei veicoli elettrici”.

Cesena, Ferrara, Forlì e Ravenna sono quindi le nuove tappe di un programma per la promozione della mobilità elettrica sviluppata lungo tutto l’asse della via Emilia, i cui i capoluoghi sono disposti a circa 30-50 km l’uno dall’altro, ossia ad una distanza totalmente compatibile con l’autonomia dei veicoli elettrici attualmente in circolazione. 

Si tratta di un progetto ad ampio raggio, flessibile e interoperabile, totalmente integrato, cominciato con Bologna, Rimini, Reggio Emilia, Piacenza e che poi ha coinvolto anche le città di Imola e Modena con il loro distributore Hera, grazie all’interoperabilità tecnologica delle stazioni di ricarica. In particolare, la tecnologia Enel condivisa con Hera consente ai clienti di tutta la regione di ricaricare indifferentemente su colonnine sia Enel sia Hera utilizzando un’unica card e un unico contratto di energia. Per la sua importanza il progetto regionale - il primo in Europa per capillarità e innovazione - è stato selezionato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per le agevolazioni a sostegno della sperimentazione di sistemi di ricarica pubblici.

Nel comune di Ravenna verranno  installate 5  colonnine di ricarica. "Il loro posizionamento - fa sapere il sindaco Matteucci - sarà definito nelle prossime settimane in un incontro fra i tecnici del Comune di Ravenna e i tecnici di Enel. Si tratta di un atto che molto importante, che mira a creare un servizio sempre più diffuso e capillare, facile da utilizzare per chi decide di guidare mezzi elettrici. E’ un ulteriore passo avanti nella  realizzazione di quel  progetto di trasporto e mobilità sostenibili  che per questa Amministrazione costituisce una priorità nonché  un  obiettivo che vogliamo perseguire  a vari livelli, promuovendo ed incentivando l’utilizzo di mezzi sempre più compatibili con l’ambiente anche, ed è questo il caso, contribuendo a creare una rete di infrastrutture di sostegno all’utilizzo di mezzi innovativi e meno inquinanti".

L'importanza di una nuova mobilità  eco-sostenibile è racchiusa nei  seguenti dati statistici che riguardano il Comune di Ravenna. Si è passati infatti dalle 9mila auto immatricolate nel 1960 (112mila abitanti) alle 101mila del 2010 (160mila abitanti). "Siamo molto soddisfatti di proporre ai cittadini una misura  per mitigare gli effetti dell’aumento esponenziale del numero delle auto circolanti che, in questo caso,  non è una limitazione ma una nuova opportunità”, conclude il sindaco.

La ricarica - Le infrastrutture saranno installate in luoghi pubblici dotati di un parcheggio per la ricarica dei veicoli elettrici. Ogni colonnina consentirà il riconoscimento dell’utente e la ricarica dei veicoli per il trasporto di persone e merci, interamente gestita da remoto. La stazione consentirà una ricarica dei veicoli elettrici innovativa, sicura, comoda e, a breve, anche l’utilizzo della tessera regionale “Mi Muovo” per il servizio di ricarica dei mezzi.

L’accesso alle Ztl - Per facilitare l’accesso alle zone a traffico limitato dei centri urbani, la Regione ha firmato un ulteriore accordo con tutti i Comuni pilota e che ha uniformato le regole per l’ingresso nelle Ztl. Grazie a questa intesa, tutti i veicoli elettrici possono accedere liberamente alle zone a traffico limitato senza alcuna limitazione temporanea e parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu (riservate alle auto). Per usufruire di questi benefici basta registrare l’auto elettrica nel proprio comune.  Per favorire la mobilità dei veicoli elettrici tra i diversi Comuni, in futuro si prevede anche la realizzazione di un unico database di controllo elettronico degli accessi nei centri storici dei comuni aderenti.

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