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Hotel e camping aprono agli sfollati, altri offrono lavatrici e babysitting: gara di solidarietà sui social

Un tecnico in pensione offre aiuto per riparare elettrodomestici. La scuola accoglie i figli di chi spala il fango. Migliaia i messaggi su gruppi e pagine social

"Non buttate gli elettrodomestici. Offro consulenza gratuita per ripristinare la maggior parte di essi". Lo scrive Mauro, elettrotecnico in pensione di Alfonsine su una delle tante pagine Facebook sulle comunità ravennati, diventate in questi giorni di emergenza uno strumento di comunicazione importante. Dalle richieste d'aiuto, alle informazioni su percorribilità di strade e negozi aperti, a comunicazioni che arrivano dai Comuni e dalla Protezione civile. Spazi virtuali utili anche a chi vuole dare una mano, come può, alle persone che stanno attraversando un momento drammatico.

Chi ha avuto la casa risparmiata dall'acqua offre ospitalità e disponibilità ad andare a spalare fango per liberare e ripulire altre abitazioni. Si segnalano i link diretti per i volontari, come quello attivato dal Comune di Ravenna (https://bit.ly/communitysos) o quello usato dall'Unione dei Comuni della Bassa Romagna (https://www.volontarisos.it/user/index.php). E anche le pagine aperte per le donazioni (https://gfme.co/alluvione-emiliaromagna).

Cristina, nonostante la casa allagata, mette a disposizione lavatrice e asciugatrice, salvate dall'inondazione. E la scuola ravennate di piazza Baracca si rende disponibile gratuitamente "a intrattenere i bambini di persone che vogliano andare a spalare" anche per tutta la settimana prossima. Anche Aldo, artigiano, scrive sulla pagina Facebook della sua attività ('Riparo Ravenna') che è pronto a mettere a disposizione un team di quattro persone e i suoi mezzi (due furgoni e un bilico) per portare il suo contributo. "Non possiamo far finta di niente - ci racconta - questa meravigliosa città ci ha dato tanto e non dobbiamo stare a guardare. Lunedì mattina sarò in Comune per il disbrigo di alcune pratiche che permetteranno a me e ai miei collaboratori di metterci al servizio di Protezione civile e militari".

Aiuti in arrivo anche dal camping Ancora di Comacchio, che ha pubblicato sul proprio profilo social un'offerta di ospitalità per gli sfollati e i numeri da chiamare per chiedere informazioni. "Abbiamo già accolto alcune famiglie arrivate nelle scorse ore - ci spiega Patrizia, titolare della struttura - anche con animali al seguito. Abbiamo la possibilità di ospitare in queste settimane almeno altre cinquanta persone. Ma possiamo liberare ulteriori alloggi che erano ancora chiusi, se necessario. Abbiamo già avuto questa esperienza con il terremoto del 2012. Anche quella fu una tragedia, ma stavolta c'è la difficoltà ulteriore per queste persone di raggiungerci. Molti hanno perso l'auto e le strade da percorrere sono in condizioni difficili".

E da Gabicce scrive Marilena Pedini, che lavora come albergatrice. "Personalmente posso mettere a disposizione qualche camera per voi. Mandateci le nonne coi nipoti, chi è abile nei lavori della ripresa sarà certamente sollevato nel sapere che i loro cari più deboli sono al sicuro. Possiamo organizzare il trasporto delle persone con minibus".

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